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La fretta di Sullivan: in campo a 14 anni e il City già lo aspetta

Debutto in Mls: è il più giovane dello sport professionistico negli States. Un altro baby fenomeno dopo Yamal. E il 16enne italiano Pià va al Borussia Dortmund

NEW YORK — A quattordici anni puoi guidare l’auto in North Dakota. Oppure girare con una pistola in Montana. Ma la cosa che ha sorpreso gli americani è un’altra: poter giocare a calcio tra i professionisti. A quattordici anni e 293 giorni d’età Cavan Sullivan ha debuttato con i Philadelphia Union, diventando il più giovane atleta mai sceso in campo nella Mls, la maggiore lega di calcio negli States, e più in generale in uno sport professionistico americano, incluse Nba, Nfl, baseball e hockey, dove però è richiesta un’età minima più alta.

Battuto il record di Freddy Adu

Sullivan, nato a Philadelphia il 28 settembre 2009, ha infranto il record di Freddy Adu, che debuttò nei D.C. United nell’aprile 2004 a 14 anni e 306 giorni, tredici più di Sullivan. Il debutto poteva arrivare una settimana fa, in trasferta contro Toronto, ma per le leggi del Canada il ragazzo non aveva l’età minima richiesta per svolgere il suo lavoro. Poco male, Philadelphia lo ha fatto debuttare in casa e in diretta tv.

Il Manchester City lo aspetta da maggiorenne

Okay, l’Mls è un circo, anche se ci giocano Leo Messi e Luis Suárez, ma Sullivan ora si sente importante come una banconota da cento dollari: centrocampista offensivo di un metro e settanta, è entrato a cinque minuti dalla fine della partita contro i New England Revolution sul risultato di 5-1 per Phildaelphia e dopo che il quinto gol era stato segnato dal fratello maggiore di Cavan, Quinn Sullivan, 20 anni. Accompagnato dall’ovazione del pubblico, in uno di quei momenti in cui sarebbe servita un’orchestra, Cavan ha fatto in tempo a tirare in porta, al 93’, seppure senza segnare. «È solo l’inizio — ha commentato poi — è un lungo viaggio e ciò che conta è dove arrivi, non da dove sei partito». Il percorso è già segnato: il Manchester City lo ha prenotato, pronto ad accoglierlo quando avrà diciotto anni.

Yamal, Pià e Camarda: è l’estate dei bambini

È l’estate dei bambini star: una settimana fa Lamine Yamal, 17 anni, stella della Spagna campione d’Europa, si rigirava tra le dita la medaglia d’oro mentre i compagni gli dicevano «guarda che non è di cioccolata». E il Borussia Dortmund ha tesserato Samuele Inacio Pià, 16 anni, svincolato dall’Atalanta. A quell’età in Italia i ragazzi sono considerati invisibili, Francesco Camarda nel Milan è sparito dopo il debutto a 15 anni e 12 minuti in campo.

Sulle orme di Alphonso Davies

«Non ci sono giocatori troppo giovani o troppo vecchi, ma solo buoni o cattivi», ha spiegato il coach di Philadelphia, Jim Curtin. Aveva 15 anni Alphonso Davies, ora al Bayern Monaco, quando debuttò con i Vancouver Whitecaps, mentre Da’vian Kimbrough tredici ma in una lega minore, la Usl, con i Sacramento Republic. Nessuno però sembra avere il curriculum di Sullivan, poppante con già un discreto palmares: ha debuttato a marzo nella lega di sviluppo giovanile della Mls, e guidato la nazionale Usa under 15 al titolo Concacaf, conquistando il Pallone d’oro come miglior giocatore del torneo. Con l’Union ha firmato un contratto da 500 mila dollari a stagione, cifra sufficiente a permettergli di comprarsi con gli spiccioli la collezione di Harry Potter e guardarsela in ritiro.

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