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La Juve si prepara alla prima con il Norimberga: si allena anche Soulé che ormai è ai saluti

Seduta di lavoro davanti a molti tifosi per i bianconeri. Presente l’argentino, vicino al passaggio alla Roma

Il pallone al centro della Juventus, anche nel primo allenamento aperto al pubblico nel ritiro di Herzogenaurach davanti a 500 tifosi. Tanto calcio, esercizi per il possesso di palla in spazi stretti e ampi, torello e partitella: secondo voci di mercato, quello andato in scena all’Adi Dassler Stadion potrebbe essere uno degli ultimi allenamenti di Matias Soulé in bianconero, visto che la trattativa per il passaggio alla Roma è in fase di chiusura. Notizia che fa assumere un significato diverso alla lunga chiacchierata, prima dell’inizio, tra Motta e Giuntoli a centrocampo, con l’arrivo di Scanavino che l’ha trasformata quasi in un vertice di mercato. Top secret l’argomento di discussione, anche se qualche indizio porta naturalmente al futuro dell’attaccante argentino.

Pallone, gol ma anche tanta corsa

Il gioco al centro dell’allenamento, oltre naturalmente alla consueta appendice finale riservata a sei calciatori, Cabal, Vlahovic, Cambiaso, Weah, Gatti e Fagioli, con test sulla pista di atletica. “Evidentemente non lo conoscevo abbastanza”: c’è un fondo di verità nelle parole, ovviamente scherzose, di uno stremato Cambiaso, mentre rientrava nell’Home Ground della Juventus alla fine della seduta. C’è da dire, ad onor del vero, che il difensore bianconero ha vissuto una stagione con Motta ma non dall’inizio: la preparazione nel suo anno al Bologna la fece con Mihajlovic, a cui subentrò il tecnico italo-brasiliano.

Il buonumore per alleggerire i carichi di lavoro

Il primo ad rientrare dopo la seduta, sgommando sulla sua bicicletta, è stato Perin, uno dei trascinatori del gruppo. Non manca la giusta dose di buonumore, che rende meno pesante il ritiro e alleggerisce i carichi di lavoro a cui Motta sottopone i suoi. Soprattutto contagioso, visto che anche Giuntoli, mentre rientrava nell’Home Ground al telefono, ha provato a scherzare sull’argomento della telefonata: “Sì, mamma, voglio la pasta con il pesto”. Difficile dire se il tema della chiamata fosse il futuro di Soulé, di sicuro nelle ultime ore la trattativa sembra in chiusura: la Roma garantirebbe 30 milioni ai bianconeri più una percentuale su una futura rivendita. Era circolata anche la voce di una partenza dell’argentino dal ritiro bianconero già in serata: di sicuro il sorriso di Soulé al tifoso che gli chiedeva di non andare nella Capitale, assume un significato completamente diverso.

Sudore e fatica per tutti

Si scherza ma si lavora tanto, si suda e si telefona, si segna ma si corre. Chiamato a un lavoro extra, anche Vlahovic ha dato sfogo alla sua ironia alla conclusione dei giri di campo: “Simon (Colinet, il preparatore atletico, ndR), però almeno una volta potresti dirci che siamo stati bravi”. Il vice di Motta nonché preparatore atletico della squadra è stato uno dei mattatori dell’allenamento: “Chi non è aggressivo non esiste” è stato il suo manifesto programmatico qualche giorno fa, diventato un cult nel ritiro tedesco dei bianconeri. Eppure il lavoro è stato tanto anche dal punto di vista tecnico, l’allenatore sa bene cosa vuole dai suoi e le strade da percorrere per raggiungere gli obiettivi. Tanto possesso di palla, sia in spazi larghi che stretti, tanta tecnica e lavoro di squadra, per diventare un’unica entità soprattutto in mezzo al campo, dove si crea il proprio e si distrugge il gioco altrui. In evidenza Thuram e Locatelli, spremuti nel ruolo di jolly negli esercizi, mai fermi e sempre pronti fisicamente e di testa. Il pensiero di Motta si basa anche su questo.

La prima “mezza” partitella davanti al pubblico

In attesa della prima amichevole di venerdì con il Norimberga, i tifosi hanno incitato la squadra dagli spalti, sognando di poter agganciare e, perché no, superare l’Inter campione d’Italia. Non sono mancati gesti tecnici che hanno alzato ulteriormente l’entusiasmo: Vlahovic è parso già in buona condizione, sia fisica che mentale, regalando colpi di tacco e dribbling, mentre durante la partitella, quattro squadre contemporaneamente impegnate sulle due metà campo, si sono visti i primi momenti di calcio intenso, con conclusioni repentine e cambi di fronte altrettanto veloci. Si è distinto Thuram, autore di un gol pregevole celebrato dai compagni, mentre verso la fine è stata una magia di Soulè a lasciare tutti a bocca aperta. Una delle ultime in bianconero, se nelle prossime ore sarà confermato il passaggio alla Roma.

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