TORINO – L’inizio di giugno non è il momento più adatto per ribaltare i vertici di un club ma la Juve l’ha fatto, molto alla svelta e un po’ a sorpresa. Adesso, però, sa da dove, con chi e quando ripartire: mercoledì entrerà in società Damien Comolli, ex presidente del Tolosa (ed ex varie cose tra Saint-Étienne, Arsenal, Tottenham, Liverpool, Fenerbahçe), che assumerà il ruolo di direttore generale «con riporto diretto», comunica la Juventus, «al ceo Maurizio Scanavino». Contestualmente viene ampliato e rafforzato il campo di influenza di Giorgio Chiellini, che diventa Director of Football Strategy: in pratica, si prende la responsabilità di orientare lo sviluppo della squadra. Insieme a Comolli, sceglierà l’allenatore e il direttore sportivo: al momento, per quest’ultima figura, in corsa ci sono l’ex milanista Massara, torinese e pure lui reduce da un’esperienza in Ligue 1 con il Rennes, e Salihamidzic, che ha giocato in bianconero dal 2007 al 2011 e fino a un paio d’anni fa ha fatto il ds del Bayern Monaco. I vertici juventini lo avrebbero incontrato anche sabato, con la scusa della finale, ma di sicuro Chiellini lo ha visto più di una volta negli ultimi mesi.
Il nodo del contratto di Giuntoli
L’annuncio di Comolli e Chiellini e l’inizio della loro operatività riempiono un vuoto di potere che si era aperto all’improvviso quando John Elkann, la settimana scorsa, aveva deciso di silurare Giuntoli e i suoi collaboratori più stretti (oltre a Pompilio e Stefanelli, lascerà anche Sbravati, responsabile del settore giovanile): per ufficializzare l’esonero si attende di trovare l’accordo economico, che per la Juve non sarà indolore visto che Giuntoli aveva un contratto fino al 2028 da due milioni l’anno.
Con chi giocherà al Mondiale Kolo Muani?
A Comolli e Chiellini toccherà ora riannodare i fili delle questioni rimaste in sospeso, dalla situazione di Kolo Muani (con chi giocherà al Mondiale?) a quella di Vlahovic. La prima è però quella che riguarda l’allenatore. La novità è che ieri Elkann ha telefonato a Tudor. L’azionista di maggioranza lo ha rassicurato, gli ha spiegato che la Juve non ha presentato offerte a nessun altro, lo ha ringraziato per la qualificazione alla prossima Champions, gli ha detto di fidarsi di Comolli e Chiellini, gli ha chiesto il massimo impegno in vista del Mondiale per club (oggi la ripresa della preparazione). La conferma per la prossima stagione non c’è ancora, il croato resta sospeso in una posizione che non gradisce, visto che non può certo impegnarsi con altre squadre adesso e difficilmente troverà panchine libere a luglio di ritorno dagli States. Saranno giorni di riflessione, non sono esclusi colpi di scena.
Lazio, il ritorno di Sarri con un biennale
Sono esclusi invece alla Lazio, dove è risolto il ritorno di Sarri, che ieri si è incontrato a lungo con il ds Fabiani: oggi firmerà un biennale (con opzione per il terzo anno) da 2,5 milioni a stagione. L’Atalanta resta in bilico tra Thiago Motta e Pioli, Baroni tra la Fiorentina e il Torino.