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La Juventus riparte da zero: contro il Genoa niente più alibi per i giocatori

Prima di Tudor, oggi alle 18, che rappresenta già un crocevia fondamentale nella corsa alla Champions

Torino – Dopo la fase dei cambiamenti, con l’addio di Motta e l’arrivo di Tudor, in casa Juventus sono ora i giocatori a non avere più alibi. Se il cambio di allenatore è stato la soluzione più rapida e semplice, è inevitabile prendere in considerazione anche il rendimento dei calciatori, di coloro che possono realmente cambiare le sorti della stagione bianconera e che, in definitiva, hanno deciso l’andamento fino a oggi. Fuori posizione in alcuni casi, deludenti in altri: la rivoluzione di Tudor, fatta di difesa a tre, intensità e atteggiamento, non può che passare dai piedi di coloro che, fino a oggi, sono stati solo sfiorati dalle responsabilità.

Il rendimento stagionale della Juventus

Escludendo la prima parte della stagione, in cui tutto funzionava al meglio, alle prime difficoltà la Juventus si è sciolta. Se è vero che non sono state applicate le contromisure necessarie, e che le scelte sul mercato non hanno reso come da aspettative alla prova del campo, dall’altro è legittimo attendersi un segnale da parte dei calciatori, che hanno collezionato prestazioni deludenti proprio nel momento cruciale dell’annata, che si sono sciolti di fronte all’Empoli in Coppa Italia, che hanno perso contro quel Psv letteralmente demolito qualche giorno dopo dall’Arsenal in Champions. Koopmeiners, Nico Gonzalez e Vlahovic sono stati spesso bersagli delle critiche di addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi: tuttavia, anche Cambiaso, Kolo Muani, Conceicao e Yildiz per citarne alcuni, tra equivoci tattici e prestazioni in picchiata, problemi fisici e attese disilluse, non sono riusciti a trovare continuità.

Un’occasione per ripartire da zero

Con l’arrivo di Tudor in panchina e il cambio di modulo e di spartito, i calciatori bianconeri sono finiti sotto esame. Perché se a stagione in corso è più complicato cambiare mezza squadra che una panchina, più si avvicina la fine della stagione più il futuro dei giocatori è in bilico. Tanto più che con il cambio di assetto, dovranno adattarsi al nuovo sistema, ripartendo da zero e provando a ricostruire una nuova reputazione agli occhi dei tifosi. Anche se la difesa non è stata imperforabile, considerando anche gli infortuni di Bremer e Cabal che, fino a quel momento e con intensità diversa, avevano decisamente convinto, è dalla cintola in su che è mancato qualcosa. Koopmeiners non è riuscito a confermarsi uno dei migliori centrocampisti della Serie A: il passaggio a un sistema che si basa sull’intensità potrebbe aiutarlo, anche se rimettere in piedi la sua stagione sarà comunque complicato. Su Locatelli e Thuram, tra i pochi insieme a McKennie e Weah ad aver garantito un rendimento costante, c’è poco da dire, mentre analizzando gli esterni e gli attaccanti il bilancio è decisamente negativo.

Un attacco spuntato e le ali che non volano

La stima di Tudor nei suoi confronti sarà la base da cui potrà ripartire Vlahovic, interprete della peggior stagione da quando veste il bianconero. Queste ultime nove partite saranno cruciali per dimostrare che i giudizi spietati su di lui erano anche affrettati, gonfiati dall’incompatibilità con Motta: complice anche la flessione di Kolo Muani, che non segna dal 7 febbraio con il Como, avrà il tempo per riprendersi la centralità in attacco. Consapevole che non potrà fallire, visto che oggi il vento soffia dalla sua parte. Nico Gonzalez tornerà a destra, la sua zona preferita, sperando che riesca a dare un impulso alle sue prestazioni deprimenti, scialbe e che non possono essere giustificate soltanto con il trasloco sull’altra fascia. Conceicao dovrà dimostrare di essere il giocatore visto a inizio stagione per provare a strappare la riconferma, che costerà i 30 milioni della clausola fissata dal Porto, mentre Yildiz, giovane e ancora da affinare, dovrà far capire se il suo futuro sarà fenomenale oppure soltanto ottimo. Dipenderà da loro l’esito della stagione della Juventus: da oggi, con l’arrivo di Tudor, non ci saranno più scuse.

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