Una nuova era, o forse, semplicemente, un nuovo modo di intendere il calcio e la sua diffusione. Questo è la Kings League, l’esperimento lanciato nel 2022 in Spagna, da un’idea di Gerard Piqué, e oggi sbarcata in Italia, con un evento a due passi dalla Continassa. Un vortice di nomi, di contenuti social, di regole per la loro interpretazione del calcio a sette, di personaggi che vanno oltre il pallone: la Kings League, come si evince dal nome, non è soltanto una lega, ma un agglomerato di “re”, di persone che attirano l’attenzione e che sanno creare interesse, “engagement” come si dice nel lessico dei social.
Il presidente è Zlatan Ibrahimovi?, un calciatore e dirigente che non ha bisogno di presentazioni al pari dell’”head of competition”, Claudio Marchisio. Dodici squadre che si affronteranno a Milano, un mondo che comprenderà anche una finale di Nations Cup, il Mondiale per nazioni della Kings League che si giocherà all’Allianz Stadium di Torino. Un universo parallelo rispetto al calcio convenzionale, ideata da Kosmos pronta a rivoluzionare anche il calcio italiano.
Le regole della Kings League
Il pallone sarà l’aspetto comune tra il calcio come lo conosciamo noi e quello della Kings League. A differenziarlo, invece, saranno una serie di regole nuove, che nella testa degli ideatori garantiranno maggior intrattenimento per lo spettatore: un format unico e regole che offrono partite più spettacolari ed emozionanti. A confrontarsi ci saranno dodici squadre presiedute da presidenti d’eccezione: Blur guiderà di nuovo gli Stallions, mentre PirlasV sarà alla guida dei Punchers e Luca Campolunghi degli Zebras. Nomi che forse, a gran parte delle persone, dirà poco, ma che tra i più giovani hanno un seguito enorme, come GrenBaud con il GrenBaud Circus, e ZW Jackson alla guida del team Zeta, mentre Er Faina ed En3rix capeggeranno il team Caesar, Marzaa il team TRM e Manuuxo invece guiderà i Gear7 e Mirko Cisco i suoi Underdogs. Frenezy sarà a capo degli Alpac, Sergio Cruz e Off Samuel del team Lotus e Fedez alla guida dei suoi Boomers. Ecco, proprio i Boomers del famoso rapper saranno l’anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo, tra il calcio e la Kings League: il suo vice presidente è infatti Luciano Moggi.
I campioni di ieri per lanciare il calcio di domani
Se da un lato la Kings League si pone come obiettivo quello di rinnovare e modificare il calcio italiano, dall’altra ha puntato molto su ex campioni, fenomeni di ieri per lanciare il calcio di domani. L’evento ha anche visto la partecipazione di campioni del calibro di Gigi Buffon, Andrea Pirlo, Luca Toni e, in video, di Alex Del Piero e Francesco Totti, che hanno dato il via al countdown in vista della finale. Nella testa degli organizzatori, la Kings League sarà una vera e propria rivoluzione. Passione e tradizione del calcio italiano, intrattenimento innovativo, coinvolgimento di personaggi del mondo dei social: la competizione italiana punta a creare un’esperienza senza precedenti. I giocatori provengono da tutta Italia in rappresentanza di diverse nazioni, e sono stati scelti nei Tryouts ufficiali della Kings League. Partite veloci, regole fuori dagli schemi e un’attenzione totale all’intrattenimento: l’essenza dello sportainment, offerto in streaming attraverso piattaforme digitali.