Nella lettera del bravo tifoso a Babbo Natale la lista comprende un centravanti da 20 gol, un fondo straniero possibilmente con un ceo che indossi un copricapo arabo (pregasi allegare bonifico) e una chiamata al Var a favore, non necessariamente in quest’ordine. Cosa porterà Santa Claus al calcio italiano, non è a dato a sapersi. Viviamo di attese, il sabato del villaggio calcistico è un fuoco d’artificio dove – in questi giorni di Natale che accompagnano al nuovo anno – bruceranno vanità, illusioni e allenatori a rischio.
Lo scudetto all’ultima giornata
Per fare tutti un po’ contenti è bello pensare che al nostro campionato Babbo Natale porti il dono più democratico, ovvero il mistero di ignorare fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata come andrà a finire. Gasperini aspetta Scamacca e Inzaghi aspetta il rinnovo a vita, qualsiasi cosa voglia dire, Conte si augura un paio di rinforzi da De Laurentiis, Palladino la magia perduta dopo che lo spavento per il bivio esistenziale di Bove ha incrinato equilibri e certezze di una squadra che prima volava e oggi fatica. Thiago Motta a Babbo Natale chiederà che il passato rimanga una terra straniera: c’è poco da stare Allegri, quando si è alle prese con una rivoluzione a intermittenza. E poiché la vita è uguale dappertutto anche se ha solo fusi orari diversi, Italiano chiederà che a Bologna nessuno nomini più il nome di Thiago Motta e la nostalgia – per una certa frangia della tifoseria – sia un lusso troppo caro da frequentare. Fonseca sotto l’albero spera di trovare una società, una parvenza di organigramma dirigenziale, un colophon che dia contezza di ruoli e responsabilità ben definite dentro il Milan più impalpabile degli ultimi anni. Dybala chiederà a Babbo Natale di garantirgli almeno tre partite di fila dal 1° al 90° e poi quel che sarà sarà, Baroni ha scritto nella sua letterina dei desideri che nulla cambi, perché l’anno solare che sta per essere archiviato – tra l’impresa della salvezza del Verona più scombiccherato di sempre e la partenza lanciata in modalità Champions della Lazio – è stato il più straordinario della sua carriera.
La Nazionale
E se Balotelli ha chiesto più considerazione da parte di Vieira e di conseguenza più minutaggio – ma Babbo Natale gli ha risposto alzando la maglietta e mostrando la scritta: “Why always me?” – Leao ha un foglio bianco davanti, chissà se davvero desidera qualcosa: forse niente, forse un mantello da supereroe – ma non ce l’aveva già nello zaino? – o forse uno specchio che gli restituisca il riflesso più bello e che lo convinca che sì, tutto è possibile per i cuori forti. Il C.T. della nostra nazionale Luciano Spalletti a Babbo Natale ha chiesto una cosa, ma confidando sulla quantità, a piè di pagina l’ha firmata a nome di tutti gli italiani: “Caro Babbo Natale, fa che l’Italia stacchi il pass per il prossimo Mondiale”. E poi, per non essere equivocato sulla tempistica, ha specificato: “…quello che nel 2026 si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico”. Babbo Natale gli ha risposto che con l’aumento da 32 a 48 squadre c’è speranza per tutti, persino per le Bahamas e San Marino, che Spalletti deve prima preoccuparsi di dare credibilità agli azzurri nella sfida dei quarti di Nations League con la Germania e che comunque c’è tutto un anno – il 2025 – per mettersi sulla strada giusta, quindi meglio non perdere tempo, che Natale passa in fretta, i regali si scartano in dribbling e il calendario ci dice ogni giorno che il tempo vola, ma prima di tutto vale.