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La promessa di Conte: “A Verona giù al primo cazzotto, darò il massimo per riportare il Napoli in alto”

L’allenatore: “Ho preso un impegno morale e umano con i tifosi e con i giocatori che sono rimasti. Neres? avrà bisogno di tempo per inserirsi”

“Niente mercato. Voglio parlare soltanto della partita”. Antonio Conte ha l’obiettivo chiaro in mente e rinvia qualsiasi discorso sui rinforzi per completare l’organico: “A prescindere da quanto accadrà, ho preso un impegno morale e umano, non solo con la città e i tifosi, ma anche con i giocatori su cui ho fondato il mio progetto. Sono rimasti qui anche per questo e quindi sarò il primo a dare il massimo per ridare lustro al Napoli. Stiamo lavorando tanto, ci vuole soltanto un po’ di pazienza”.

Il direttore sportivo è in Inghilterra. Si aspettava questa situazione della rosa alla seconda giornata di campionato?

“La settimana scorsa abbiamo parlato soltanto di mercato, ho ricevuto zero domande sul Verona e alla fine è successo quello che abbiamo visto. Di mercato dovete parlare col club, c’è chi sta operando. Siete abbastanza informati, io voglio parlare della partita col Bologna, sapete benissimo il rendimento dell’anno scorso. Concentriamoci sul campo”.

Ha trascorso una settimana con la squadra. Che sensazione ha avuto dopo la sconfitta di Verona? La squadre le somiglia un po’ di più?

“Inizierei a dividere la sfida con il Verona. Nel primo tempo abbiamo creato delle occasioni e i nostri avversari non hanno mai tirato in porta. Nel secondo tempo c’è stata una gara completamente diversa. Sembrava essere tornati allo scorso campionato. La ripresa ha destato preoccupazione e ha risvegliato vecchi scheletri. E’ inevitabile che tutti quanti a fine partita fossimo delusi. Lo dico anche in rapporto al lavoro che noi facciamo. Sinceramente pensavo che tante cose fossero state cancellate, ma sono riemerse in maniera importante. Posso dire che ho un gruppo storico su cui ho basato la rinascita. Parliamo di 10-12 giocatori che hanno scritto una pagina importante di storia. Devo dire che sono ragazzi perbene, tu li vedi allenare e c’è veramente da dire poco. Hanno percepito il disagio e stiamo lavorando bene, come abbiamo fatto in precedenza. Su questo non sono affatto preoccupato. C’è stata una presa di coscienza di quanto accaduto al Bentegodi e i giocatori sono i primi a non voler ripetere determinate situazioni. Sono molto contento, devi creare una base solida e io ce l’ho. Mi affido totalmente a loro, così come loro con me. Dobbiamo avere fiducia, questi ragazzi hanno voglia di portare il Napoli di nuovo in alto. E’ la base su cui lavorare”.

Come sta preparando la sfida con il Bologna. Buongiorno ci sarà?

“Il Bologna si è qualificato in Champions. Ha fatto 15 punti in più rispetto a noi nell’ultimo campionato e ha vinto l’ultima partita al Maradona. E’ una squadra molto fisica e gioca ad un ritmo intenso. Bisognerà fare molta attenzione. Noi dobbiamo giocare al 110% e mi auguro che ci sia un ambiente importante. I ragazzi hanno bisogno di sentire fiducia. Non abbiamo tempo di pensare al secondo tempo di Verona. C’è una partita importante, ci sono in palio i tre punti e dobbiamo dare un segnale. Buongiorno si sta allenando, valuteremo quotidianamente. Contiamo di recuperarlo”.

E’ arrivato Neres. Che giocatore è?

“Neres ha grande qualità, ha grande fantasia, è bravo nell’uno contro uno. Sa fare assist e gol. Può giocare sia nella posizione di Politano che di Kvaratskhelia. E’ stato preso dopo un bel corteggiamento che è durato un bel po’. Siamo contenti, ha bisogno di tempi per inserirsi nei meccanismi. Sarà convocato e vedremo”.

Che idea si è fatto. Il Napoli ha un problema mentale o fisico?

“Il discorso fisico è un rifugio quando ci sono brutte prestazioni. Se si vedono i dati fisici, noi abbiamo corso con il Verona, abbiamo avuto anche il 70% di possesso palla. Il secondo tempo è stato davvero negativo, il Verona ha segnato al secondo tiro e abbiamo dimostrato di non essere pronti a ricevere un cazzotto. Siamo andati subito giù. Bisogna restare in piedi, oppure di rialzarsi e reagire. Ma non è andata così, su questo dobbiamo lavorare. E’ un aspetto che non potevo conoscere. Magari è un bene che sia arrivato subito, ci ha riportato tutti alla realtà. Quello che mi fa piacere è aver percepito la voglia da parte dei calciatori per cancellare quanto accaduto. Gli uomini veri si vedono nelle difficoltà. Noi dobbiamo trovare qualcosa di importante, mi riferisco alla scintilla che accenda tutti. Questo gruppo storico ha buona qualità. Quello che è accaduto a Verona, non deve accadere”.

Due partite e zero gol. E’ preoccupato?

“I dati sono sempre importanti. Abbiamo fatto due partite contro Modena e Verona che abbiamo condotto noi. E’ un dato che c’era anche l’anno scorso. Siamo finiti al decimo posto con il miglior possesso palla. Questa situazione si è ripetuta in queste due partite, abbiamo avuto delle occasioni che non abbiamo concretizzato. Dobbiamo essere più cattivi e feroci sottoporta, bisogna avere la freddezza di valorizzare al massimo le nostre chance. E’ accaduto pure nell’ultima stagione”.

Come procede l’adattamento di Rafa Marin?

“E’ un giovane che ha avuto un’esperienza importante all’Alaves, dove giocava un calcio molto difensivo. Abbiamo bisogno di un calciatore bravo nella fase di costruzione. Dal punto di vista fisico, è migliorato tantissimo. Nel primo mese faceva fatica, è un ragazzo di prospettiva, deve continuare a crescere. E’ serio e si impegna molto”.

C’è bisogno di cattiveria per vincere?

“Quando parlo di persone perbene, mi riferisco a uomini veri. Questo è fondamentale. Gli uomini escono dalle difficoltà. Questo non significa ovviamente essere poco cattivi in partita, è un discorso completamente diverso. Ho fiducia in questi ragazzi, lavorando ogni giorno possiamo migliorare per tornare competitivi. Non so quanto tempo ci metteremo, ma ci riusciremo”.

Avverte sfiducia nei suoi confronti?

“Napoli e i napoletani avranno l’entusiasmo e la passione a prescindere dagli attori protagonisti. Ci saranno 45mila persone allo stadio Maradona, così come ci sono stati tanti tifosi a Dimaro e Castel di Sangro. Magari – dopo un periodo difficile – ci potrebbe essere qualche mormorio alla prima difficoltà, ma io sono convinto che non sarà così. Dobbiamo essere protagonisti tutti insieme”.

Lobotka e Anguissa hanno sempre segnato poco. Troverà delle soluzioni?

“Lobotka e Anguissa hanno avuto occasioni a Verona. Le vedo le statistiche, cerchiamo di sviluppare un gioco per creare situazioni alternative ed avere più giocatori in grado di segnare. Ai miei centrocampisti chiedo l’inserimento di Anguissa oppure di occupare una determinata zona di campo sulle seconde palle. Lobo e Franck possono sicuramente segnare di più, Anguissa ha anche l’inserimento”.

Conte è il condottiero del Napoli a prescindere dal mercato?

“A prescindere da quanto potrà accadere sul mercato, io ho preso un impegno morale e umano, non solo con Napoli e con i suoi tifosi, ma anche nei confronti dei calciatori su cui ho basato il mio progetto, calciatori che sono rimasti qui e io ho un impegno con loro per quest’anno. Sono qui, testa bassa e cercherò di fare pure l’impossibile per ridare lustro e riportare il Napoli dove merita. Ci vuole un po’ di pazienza. Il lavoro viene sempre fuori. Pensiamo positivo. Tutti quanti vogliamo uscire fuori da questa situazione, ma sono stato chiaro: non partiremo a duemila, ma ci arriveremo con il lavoro creando un gruppo molto forte e unito”.

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