Donaueschingen – L’oasi a cinque stelle che ospita la Spagna dista un centinaio di chilometri da Stoccarda e lambisce la Foresta Nera: location con ogni genere di comfort (palestra, centro benessere, piscine) e immersa tra verde e laghetti, l’ideale per recuperare più in fretta dallo stress psicofisico della fase a gironi. Le vittorie contro Croazia, Italia e Albania sono alle spalle ed è già cominciato il conto alla rovescia per la sfida degli ottavi di finale contro la Georgia, in calendario a Colonia domenica sera (ore 21).
de la Fuente non si fida della Georgia
Kvara e compagni sono solo al 74esimo posto nel ranking della Fifa, ma il ct Luis de la Fuente si è già affrettato a invitare tutti a non sottovalutare i prossimi avversari. “Dobbiamo avere massimo rispetto per una squadra che sta disputando finora un gran torneo, ha battuto il Portogallo e sta crescendo gara dopo gara. Servirà la nostra versione migliore per avere la possibilità di passare il turno, visto che sarà una sfida a eliminazione diretta”.
De la Fuente ha studiato con massima attenzione la Georgia. “Strada facendo ha cambiato un po’ il suo solito sistema tattico, ma la filosofia è sempre uguale e dovremo stare attenti alla velocità con cui i loro giocatori sanno uscire dalle transizioni. I nostri prossimi avversari sono arrivati da debuttanti in Germania e in tre partite sono cresciuti molto, con l’aggiunta della sicurezza che ti dà la qualificazione. Dopo la vittoria contro il Portogallo saranno ancora più motivati e pericolosi”, ha predicato prudenza il ct, invitando la sua Spagna a tenere la guardia alta. “Dobbiamo riaffermare il nostro percorso dopo le prime vittorie e la nostra idea è continuare a crescere: nella testa, nei cuori e nelle gambe. Se vogliamo arrivare lontano, com’è nelle nostre aspettative, abbiamo l’assoluta necessità di miglioramenti costanti”.
Nacho e l’addio al Real
Contro la Georgia l’unico indisponibile dovrebbe essere Ayoze, mentre Navas è recuperato e anche Nacho è ritornato in gruppo. L’esperto difensore ha parlato a Donaueschingen del suo passaggio al club arabo dell’Al Qadsiah, ufficializzato durante gli Europei. “Lascerò dopo 23 anni il Real Madrid è non sarà facile: è la mia famiglia, mi hanno aspettato fino alla fine e Florentino Perez è come un padre. Ma questo era il momento giusto per iniziare una nuova avventura e farò di tutto per meritarmi lo stesso pure in futuro il posto in Nazionale. Ma intanto penso al presente, in Germania. Qui rappresentiamo la Spagna e per noi è meraviglioso. Sarebbe un gran onore sollevare questo titolo. Vincere per la propria gente è la cosa più bella. Vale quanto una Coppa dei Campioni e forse persino di più. Il prossimo passo sarà eliminare la Georgia, poi cercheremo di arrivare fino in fondo con tutte le forze”.