Dieci giorni di viaggio, un lunga e faticosa trasferta in Africa per rispondere alla convocazione del suo Camerun e nessun minuto giocato contro Eswatini e Libia. Frank Anguissa tornerà a Castel Volturno tra oggi e domani, ma difficilmente partirà tra i titolari nella partita di domenica sera con il Milan. Conte avrà infatti poco tempo a disposizione per verificare le condizioni fisiche e di forma del centrocampista, reduce da un lungo stop per infortunio e riapparso in campo solo per una manciata di minuti nella trasferta di Venezia, prima della sosta. Il Napoli è già stato costretto a fare a meno di lui nella fase decisiva della stagione e ora rischia una beffa doppia, visto che ha perdutodi nuovo parzialmente le tracce di uno dei leader indiscussi del gruppo per quasidue settimane.
Con il senno di poi sarebbe stato molto più logico trattenere Anguissa a Castel Volturno e seguirne da vicino il completo recupero, tenendo conto che nella trasferta con il Camerun ha fatto da spettatore. L’Inter in situazioni abbastanza simili è riuscita a tenersi stretta alla Pinetina Thuram e Dimarco, che hanno saltato le convocazioni delle rispettive Nazionali, hanno approfittato della sosta per rimettersi in forma e saranno pronti alla ripresa del campionato per la sfida contro l’Udinese. Anche così si vincono gli scudetti, fuori dal campo. Ma a far la differenza è stata la ferrea volontà del centrocampista di partire lo stesso per l’Africa, a cui il club azzurro non ha potuto in alcun modo opporsi. Il giocatore sapeva di non essere al massimo, tant’è che da titolare inamovibile ha accettato serenamente la panchina con Eswatini e Libia. Non è invece ancora certa la sua permanenza a Napoli, anche se De Laurentiis ha esercitato il suo diritto di rinnovare per altre due stagioni il contratto con Anguissa. Con una Pec, come quella che fu spedita a Spalletti.