La Uefa riapre alla Russia, rimasta fuori dalle grandi competizioni dall'inizio dell'"operazione militare speciale" in Ucraina. L'organizzazione guidata da Ceferin ha riammesso pertanto le squadre giovanili russe alle competizioni continentali.
“I bambini non dovrebbero essere puniti per azioni la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli adulti ed è fermamente convinta che il calcio non debba mai rinunciare a inviare messaggi di pace e speranza – afferma nel comunicato Aleksander Ceferin – È particolarmente doloroso che, a causa del perdurante conflitto, una generazione di ragazzi sia privata del diritto di competere nel calcio internazionale.”
Ceferin riferisce che queste partite giocheranno comunque senza bandiera, inno ed abbigliamento ufficiale russo, e le partite casalinghe non verranno disputate nel paese che ha acceso la guerra in Ucraina.
Le squadre professionistiche russe, pertanto, non potranno ancora competere nel territorio europeo, e la Uefa stessa ha voluto confermare che la sospensione di tutte le organizzazioni calcistiche del Paese rimarrà intatta fino alla fine del conflitto ucraino.
Dopo l'esclusione dalle competizioni del Vecchio continente lo scorso 22 febbraio 2022, la Federazione Russa aveva provato un approccio alla AFC, la confederazione asiatica, al fine di uscire dalla Uefa e giocare così le qualificazioni ai prossimi mondiali del 2026, trovando però un muro da parte dei membri della "Uefa" asiatica.