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L’archistar degli stadi Zavanella: “Il nuovo Maradona con ristoranti e museo azzurro e senza la pista d’atletica”

“De Laurentiis mi ha chiesto di immaginare l’impianto del futuro e abbiamo studiato varie ipotesi”

«Ho dato mandato a uno studio di architetti di preparare un progetto per lo stadio Maradona e le zone circostanti». Così ha parlato Aurelio De Laurentiis la scorsa settimana quando ha presentato l’accordo di sponsorizzazione con Sorgesana.

Lo studio individuato è ovviamente il Gau Arena di Gino Zavanella, l’architetto torinese che ha disegnato lo Juventus Stadium, dove sabato si esibirà il Napoli nella sfida di campionato contro i bianconeri. Il rapporto con De Laurentiis è solido: il presidente affidò proprio a Zavanella un primo progetto per il rifacimento dell’allora stadio San Paolo. « Adesso mi ha chiamato – spiega Zavanella a Repubblica – per immaginare il Maradona del futuro. Abbiamo studiato diverse ipotesi: una ristrutturazione light oppure una totale che preveda la demolizione dell’attuale impianto. Sono delle idee che il presidente mi ha chiesto di realizzare, poi ovviamente deciderà lui come procedere».

È la prima fase, dunque: « La prossima settimana ci incontreremo e con grafici alla mano capiremo come andare avanti. Dovrà dircelo ovviamente il presidente De Laurentiis. Lo conosciamo tutti: sa bene cosa vuole. Al momento mi ha lasciato totale libertà di individuare alcune soluzioni, poi toccherà al presidente indirizzarciverso il tipo di progetto da realizzare » .La versione definitiva sarà presentata al tavolo tecnico cui partecipano il governo e naturalmente il Comune di Napoli. Il sindaco Manfredi attende di conoscere le intenzioni del club azzurro, attore principale di una partita che dovrà dotare la città di un impianto moderno: «Prematuro parlarne adesso – continua Zavanella – perché dobbiamo ancora definire tutto nei dettagli. Le idee ci sono».I capisaldi sono due, a prescindere da quale soluzione si adotterà per il nuovo Maradona: l’abolizione della pista d’atletica e glispalti quasi a ridosso del campo. « Sicuramente sono aspetti di cui ho parlato con De Laurentiis che da tempo sostiene questa necessità per quanto riguarda la nuova casa del Napoli». L’idea è quella di effettuare i lavori senza traslocare: « De Laurentiis non ha alcuna intenzione di giocare altrove, quindi ci stiamo attrezzando per effettuare gli interventi consentendo alla squadra di esibirsi comunque a Fuorigrotta».Il nuovo Maradona avrà i crismi degli stadi europei e sarà fruibile tutta la settimana dai tanti turisti che ormai visitano Napoli e hanno anche fame di calcio: «Di sicuro avremo la presenza di un museo della storia azzurra e di ristoranti», continua Zavanella che presto proporrà a De Laurentiis varie possibilità per immaginare lo stadio del futuro. Il Maradona dovrà diventare una delle sedi degli Europei 2032 che l’Italia organizzerà assieme alla Turchia: «I parcheggi? Affronteremo questo tema che è molto importante. Ripeto, sarà De Laurentiis a fornirci le indicazioni definitive che noi naturalmente seguiremo. È previsto un maquillage della viabilità attorno allo stadio. La settimana prossima avremo un quadro della situazione sicuramente più chiaro».Il confronto sarà propedeutico alla realizzazione del progetto definitivo da consegnare al Comune. Il Napoli è stato chiaro e ha manifestato la volontà di acquistare lo stadio Maradona che al momento è tra i beni inalienabili. La destinazione d’uso potrebbe cambiare qualora ci fosse una proposta convincente. Zavanella ci sta lavorando.

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