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L’attesa di Monaco: duemila agenti in campo e maxi schermi per chi non ha il biglietto

La città dell’Oktoberfest si prepara ad accogliere la finale di Champions tra Inter e Psg

BERLINO – “O’ zapft is!”: si aprano le danze. La città della più grande festa popolare del mondo, l’Oktoberfest, si prepara alla finale della Champions League con il consueto miscuglio di rigore paranoico e scanzonatezza meridionale. Fino a un secolo fa le nonne prussiane terrorizzavano i nipotini urlando “ti mando dai cannibali in Baviera”, oggi il confronto tra Berlino e Monaco è impietoso.

La città della finale di Champions

La capitale “povera ma sexy” ha l’aeroporto più brutto d’Europa. Ed è lo sgangherato biglietto da visita di una metropoli che tutti continuano ad amare incondizionatamente ma che resta disorganizzata, spettinata e caotica. Monaco si presenta invece, sin dall’aeroporto a cinque stelle (unico a competere su questo piano con Fiumicino), come la perla che è diventata nel corso degli ultimi decenni: colta, scintillante ma carissima. L’enclave ‘rossa’ e cosmopolita si distingue tradizionalmente dalla regione che la circonda, una Baviera ostentatamente e orgogliosamente reazionaria e cattolica. Ma i pantaloni di cuoio della ‘tracht’ si portano con grande disinvoltura ovunque. Tranne all’Englischer Garten, lo stupendo parco e paradiso dei nudisti di Monaco dove ci si spoglia di tutto. Da queste parti della Germania i conservatori hanno regnato sempre con maggioranze bulgare. E le birrerie, per gli appassionati di storia, continuano a conservare un lievissimo sapore da putsch. Ma gli apparati di sicurezza sono tradizionalmente robustissimi: i cronisti del G7 di Elmau ricordano ancora i passaggi in elicottero militare per raggiungere il vertice, mezzo chilo di accrediti appesi al collo e militari con i mitra spianati a perdita d’occhio. La famosa foto di Angela Merkel con le braccia aperte che sorride a Obama davanti allo spettacolare panorama alpino sembrò un intermezzo beffardo.

Duemila agenti, in campo per la sicurezza

Per la finale di Champions League, Monaco schiererà duemila poliziotti a scongiurare incidenti, a tutelare i tifosi dell’Inter e del Paris Saint-Germain da attacchi ma anche i cittadini di Monaco dagli eccessi dei tifosi. La Germania è stata funestata nei mesi recenti da una serie di attentati, e un episodio ha colpito anche il capoluogo bavarese. A febbraio una Mini Cooper si è abbattuta su un corteo di sindacalisti che sfilavano per il centro della città, l’attentatore era un rifugiato afgano. Il bilancio è stato di trenta feriti e un grande spavento – e a pochi giorni da uno degli appuntamenti più blindati e importanti dell’anno: la Conferenza sulla sicurezza.

Un maxi schermo per chi non ha il biglietto

In vista della partita, il municipio ha previsto dei meeting-point per i tifosi: per gli interisti sarà l’Odeonsplatz che può accogliere oltre 16mila persone ed è collegato allo stadio attraverso la linea della metro U6. Mentre i fan del Paris Saint-Germain potranno ritrovarsi al Koenigsplatz: da lì sono previste delle navette per la partita e un maxi schermo per chi non è riuscito ad accaparrarsi un biglietto per la finale. Anche all’Olympiapark è previsto l’arrivo di molti appassionati di calcio: dal 29 maggio è previsto persino un “Champions-Festival” per scaldare i muscoli.

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