ROMA – Il velo del mistero cade a campionato finito. Cosa si erano detti arbitro e Var quel giorno in Inter-Roma è stato svelato. L’errore arbitrale più discusso, quello che secondo gli interisti è costato lo scudetto: il rigore non concesso per la trattenuta di Ndicka su Bisseck: quel giorno, la sconfitta dei nerazzurri a San Siro contro la squadra di Ranieri e la vittoria del Napoli sul Torino sancirono il sorpasso finale della squadra di Conte, lanciata a quel punto verso il titolo numero 4.
Trattenuta di Ndicka su Bisseck: l’audio del Var
“Non voglio ci siano speculazioni”, ha detto il designatore Gianluca Rocchi presentando l’episodio. Avvenuto al minuto 88 di Inter-Roma a San Siro. Quando Bisseck cade in area cinturato da Ndicka e l’arbitro Fabbri non fischia nulla, immediatamente il Var Di Bello capisce che sia successo qualcosa: “Fammi rivedere a centro area”, chiede al tecnico. L’Avar al suo fianco specifica che i due “Sono sempre a contatto”. Ma Di Bello al terzo replay si fa un’idea chiara: “Velocità zero, lui cade nel momento in cui lo molla”. Intende dire che Bisseck aspetta che l’avversario lasci la cintura per andare a terra. Insomma, la sua idea è chiara.
Il rigore non dato all’Inter contro la Roma: cosa è successo
Per questo riprende il microfono e comunica con l’arbitro Fabbri in campo: “Check completato, due braccia attorno al bacino, ma quando lo molla lui va giù”. Insomma, non è rigore, per Di Bello. Fabbri recepisce e comunica agli interisti che protestano la sua decisione: “Non lo tira mai giù, sono solo le braccia intorno al corpo e nient’altro”. L’Inter non segnerà più, la Roma vincerà la partita, il Napoli lo scudetto. Rocchi: “Un errore non dare rigore su Bisseck”Ma quello di arbitro e var per il designatore Rocchi è un errore: “Al monitor Di Bello sbaglia nel non concentrarsi su come inizia la trattenuta: Ndicka va direttamente sull’uomo disinteressandosi del pallone e per me questa è già punibilità cento. Poi la decisione finale viene un po’ influenzata dalla poca sostanza della trattenuta. Ma per noi è un rigore da concedere”. Semmai Rocchi aggiunge una spiegazione utile in più: “A fine campionato ho detto: meglio una revisione in più che in meno, se hai un dubbio”. Anche per evitare altri episodi così.