Si ferma a cinque la striscia positiva dell’Atalanta, sconfitta di misura dal Sassuolo nell’ultimo anticipo del sabato della seconda di ritorno. Per la squadra di Gasperini, che era imbattuta dall’ultimo turno prima della pausa per i Mondiali, perso in casa contro l’Inter, e che lontano dal Gewiss Stadium aveva perso in campionato solo a novembre a Lecce, è un brutto passo falso nella corsa all’Europa.
La Dea resta a quota 38 punti, mentre il Sassuolo dà continuità alla goleada sul Milan salendo a 23 punti e allontanandosi dalla zona retrocessione.
Sull’andamento della partita, decisa da un gol di Laurientè a inizio ripresa, ha però pesato l’espulsione subita al 30’ del primo tempo da Joakim Maehle per un’entrata scomposta su Berardi: l’arbitro Marcenaro aveva estratto il giallo salvo poi venire richiamato dal Var Nasca e correggere la propria decisione con l’espulsione. Vibranti le proteste dei giocatori dell’Atalanta e dello stesso Gasperini: le immagini hanno in effetti mostrato Mahele arrivare in anticipo sul pallone per poi non riuscire a fermarsi e alzare i tacchetti all’altezza della caviglia di Berardi.
Fino a quel momento la partita era stata equilibrata e priva di grandi occasioni: Atalanta aggressiva nel pressing alto, Sassuolo in difficoltà nell’uscire dalla prima pressione, ma pericoloso quando riusciva a verticalizzare. Dopo l’intervallo la squadra di Dionisi ha alzato i ritmi trovando il vantaggio al 10’ con un gran tiro a giro di Laurientè.
Gasperini ha provato a scuotere la squadra mandando in campo Zapata, l’ex Boga, Pasalic e poi anche Muriel. ma gli ospiti si sono resi pericolosi solo dalla distanza con Koopmeiners e nono sono mai riusciti a scrollarsi di dosso il nervosismo dopo l'episodio che ha condizionato la partita: in pieno recupero espulso anche Muriel per proteste.
Sassuolo in gestione e vicino al raddoppio col il neo-acquisto Bajrami, che ha debuttato da subentrante a differenza di Zortea, arrivato in settimana proprio dall’Atalanta e in campo dall’inizio.