MILANO – Tre giorni per decidere. Tre sedute di allenamento per sciogliere il nodo dell’attacco. Nel disegnare la squadra che sabato sfiderà il Verona, in trasferta al Bentegodi, Simone Inzaghi dovrà bilanciare le fatiche dei nazionali e la necessità di fare risultato in campionato, in un turno che offre all’Inter un’occasione unica in ottica classifica: sempre sabato, il Milan riceverà la Juve a San Siro e domenica al Maradona il Napoli sfiderà la Roma di Ranieri. Ma chi schierare? Probabilmente, un posto sarà occupato da Marcus Thuram. Per quanto riguarda la seconda casella, la sfida con la squadra di Paolo Zanetti potrebbe essere l’occasione per testare le seconde linee o, al contrario, per sperare in un’altra magia del Toro.
I gol di Lautaro con l’Argentina
Lautaro Martinez continua a scrivere pagine di storia con la maglia dell’Argentina. Nella sfida contro il Perù, ha realizzato una spettacolare sforbiciata di sinistro che non solo ha deciso il match (vinto per 1-0), ma gli ha permesso di raggiungere Diego Armando Maradona al quinto posto dei marcatori di tutti i tempi dell’Albiceleste, con 32 gol in gare ufficiali. È l’undicesima rete nelle 16 partite giocate nel 2024, un ritmo impressionante che sorride anche all’Inter. Tuttavia, le fatiche accumulate tra Paraguay e Perù non possono essere ignorate: due gare in pochi giorni e tanti chilometri di viaggio sono un elemento da tenere in considerazione. Lautaro rientrerà alla Pinetina solo giovedì, lasciando a Inzaghi il dubbio se schierarlo titolare o concedergli un turno di riposo.
Lautaro o Taremi? Il dubbio di Inzaghi
Se nelle ultime pause nazionali Lautaro è sempre partito titolare al rientro, questa volta Inzaghi potrebbe cambiare strategia. La stanchezza del capitano e il calendario ravvicinato fanno pensare a un possibile utilizzo di Mehdi Taremi dal primo minuto. L’attaccante iraniano, autore finora di un solo gol (su rigore) in Champions contro la Stella Rossa, deve ancora dimostrare il proprio valore in nerazzurro. La sfida del Bentegodi potrebbe essere l’occasione ideale per rompere il digiuno e guadagnare fiducia agli occhi del tecnico. Con la sua nazionale, in questa sessione di partite, ha fatto cose buone e meno buone. Contro la Corea del Nord, il 14 novembre, ha fornito tre assist, ma ha anche segnato un’autorete e sbagliato un calcio di rigore. Il 19 novembre, con il Kirghizistan, ha segnato un gol nel primo tempo, contribuendo alla vittoria dell’Iran per 3-2.
Arnautovic e la voglia di fare la differenza
Anche Marko Arnautovic, reduce dall’impegno con la nazionale austriaca, si candida per tornare protagonista nell’Inter. Dopo un periodo difficile a causa di infortuni, ha giocato 90 minuti nella partita fra la sua Austria e la Slovenia. E a Sport Mediaset, dopo la partita, ha dichiarato: “Qui vengo e gioco, all’Inter gioco meno perché ci sono grandi attaccanti. Una cosa difficile per me, che in carriera sono sempre stato abituato a giocare dal primo minuto, ma rispetto le decisioni del mister. L’importante è dare tutto. L’Inter è tutto, è la mia squadra”.
Il problema Correa
Chi è scivolato fuori dalle rotazioni dell’attacco interista – anzi, di fatto non ci è mai entrato – è Joaquin Correa. La sua storia all’Inter è stata finora disastrosa. Da acquisto di lusso nel 2021 a presenza marginale, l’argentino ha faticato a trovare continuità a causa di infortuni e prestazioni deludenti. Con un totale di soli dieci gol segnati in tre anni, il Tucu sembra ormai destinato a lasciare Milano a fine stagione, ma potrebbe salutare già a gennaio, se le dimostrazioni di interesse – dalla Turchia soprattutto – dovessero trasformarsi in offerte vere e proprie. Inzaghi, pur continuando a elogiarlo a parole, difficilmente farà affidamento su di lui per la sfida di sabato.
Calhanoglu non al meglio
Dall’attacco al centrocampo, c’è poi da monitorare lo stato di forma di Hakan Calhanoglu. Dopo l’infortunio che si è procurato con la Turchia, il regista ha rassicurato i tifosi: “Non è niente di grave, spero di essere pronto per Verona”. E con l’ok della dirigenza interista, ha deciso di fare le terapie necessarie con la sua nazionale, di cui è capitano, senza fare subito rientro alla Pinetina. Una decisione che ha infastidito molti tifosi interisti. È probabile che Inzaghi farà riposare il regista sabato, schierandolo poi martedì contro il Lipsia in Champions.