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Lazio-Atalanta 1-1: Brescianini risponde a Dele-Bashiru, Gasperini si tiene il primo posto

Si ferma a undici la striscia di vittorie consecutive dei nerazzurri che chiudono l’anno al comando. All’Olimpico la squadra di Baroni gioca un gran primo tempo passando in vantaggio con il nigeriano, nel finale l’ex Frosinone firma il meritato pari

ROMA – Qui non ci sono sogni, non ci sono favole, ci sono solo solide realtà. L’Atalanta sa soffrire, non sa perdere, sa accendere la scintilla anche nelle serate in cui il fuoco sembra spento. La Lazio è aggressiva, a suo agio, sicura di sé: ha l’atteggiamento di chi non deve dimostrare di essere all’altezza. Semplicemente lo è.

«La cronaca della partita»

Un pari giusto

Squadre che si somigliano, si avvicinano, si guardano allo specchio: vite parallele. Non poteva che finire così, pari, 1-1 e ognuno per la sua strada. Che sia per lo scudetto, per la Champions, ci sarà ancora mezzo campionato per deciderlo. Per ora ci sono novanta minuti più recupero, una serata da ricordare per quello che ha detto, per quello che vale, per quello che lascia. Un’ultima giornata del 2024 e un pareggio che non cambieranno la vita di nessuna delle due squadre, ma che segnano la loro stagione.

Gasperini: “Atalanta sa 110 e lode”

All’Atalanta la partita dice che sì, si può fare. Gli anni passati a costruire e a inventare sé stessa sono stati davvero utili. Non è arrivata la dodicesima vittoria consecutiva, ma la serata dell’Olimpico ha detto che i difetti sono pochi e portati benissimo. Quando non è spettacolare, quando non annienta gli avversari, quando è sbiadita e confusa, sa soffrire e reagire. Con una Lazio che ha fatto l’Atalanta per un’ora ha saputo evitare la sconfitta, cercare e trovare il pareggio anche all’ultimo respiro, dopo un primo tempo brutto. A Bergamo non si sogna più lo scudetto, sognare non è il verbo giusto, ci si avvicina, ci si pensa, i numeri sono quelli e i numeri non mentono. Non è detto che arrivi, non sempre si ottiene quello che si merita o quello che si desidera, ma se fosse nessuno potrebbe mai gridare al miracolo. Lo sa anche Gasperini, che non si nasconde più: “La mia Atalanta merita un 110 e lode”.

Lazio, un primo tempo super

La Lazio, che a gennaio prenderà Fazzini dall’Empoli, sa che non è lì per caso. Giocatori come Guendouzi, che tolgono il respiro agli avversari, come Rovella, che sono un mix di intelligenza, geometrie, classe e giocate di una bellezza irresistibile — come l’assist per l’1-0 — dicono che la squadra funziona perfettamente. Che può puntare in alto. Che un giorno, da grande, può fare l’Atalanta. La squadra che sa fare un primo tempo di intensità e soluzioni offensive, che fa più piccola l’avversaria e la fa diventare improvvisamente normale, e un secondo di contenimento e sofferenza, dice a Baroni che il suo lavoro è giusto. La tattica di gara era azzeccata: lo aveva capito subito dopo la doppia, strepitosa parata di Carnesecchi su Castellanos e la traversa di Guendouzi. La conferma quando è arrivato il gol di Dele-Bashiru con una giocata di irresistibile bellezza di Rovella.

Brescianini, pari nel finale

La scelta di Baroni di mettere un centrocampista in più e rinunciare a un giocatore in fase offensiva ha premiato. Imparata la lezione subita con l’Inter, doveva cambiare e lo ha fatto senza sforzo, con una disinvoltura impressionante. Ma quando la vittoria sembrava a un passo, le giocate di Zaniolo e Lookman hanno portato al facile gol di Brescianini, regalando il pareggio agli avversari.

Ci vuole coraggio per avere un’occasione nella vita, figuriamoci nel calcio. Il momento per entrambe di avere coraggio è questo. Non si sogna più. Queste sono realtà da guardare, ammirare, applaudire. E imitare. Comunque vada.

Lazio-Atalanta 1-1 (1-0)Lazio (4-3-3): Provedel, Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares (18′ st Pellegrini), Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru, Tchaouna (18′ st Isaksen), Castellanos (39′ st Castrovilli), Zaccagni (25′ st Dia) (35 Mandas, 55 Furlanetto, 2 Gigot). All.: Baroni.Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien (1′ st Kossounou), Kolasinac (39′ st Brescianini), Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta (1′ st Cuadrado), Pasalic (11′ st Samardzic), De Ketelaere (20′ st Zaniolo), Lookman. (28 Rui Patricio, 31 Rossi, 2 Toloi, 42 Scalvini, 5 Godfrey, 6 Sulemana, 27 Palestra,, 48 Vlahovic.All.: Gian Piero GasperiniArbitro: Massa di ImperiaReti: nel pt 27′ Dele-Bashiru, nel st 88′ Brescianini Angoli: 7-2 per l’Atalanta.Recupero: 2′ e 4′.Ammoniti: Hien, Zaccagni, Cuadrado, Rovella per gioco falloso. Lookman per proteste.Spettatori: 50.000.

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