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Lazio-Fiorentina 1-2: i viola si rialzano, Pedro a un passo dal pari all’ultimo tiro

Gara dominata nel primo tempo dalla squadra di Palladino, in gol con Adli e Beltran. I romani si svegliano tardi: accorcia Marusic nel recupero e proprio in extremis lo spagnolo coglie il palo a De Gea battuto

Roma – Esattamente come all’andata, la Lazio salva la panchina di Palladino. “Quella del 22 settembre fu la partita della svolta”, ha spesso ripetuto il tecnico viola in questi mesi, riferendosi anche al dispositivo tattico che aveva consentito alla Fiorentina di ribaltare la gara, da 0-1 a 2-1. Era passato, Palladino, dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 che aveva creato problemi alla Lazio sulla fasce, anche se il gol decisivo aveva scatenato le proteste dei biancocelesti (rigore inesistente nel finale). Stavolta la Fiorentina si è presentata all’Olimpico reduce da sei partite da dimenticare, con soli due punticini raccolti: la questione era più complessa, anche mentale, non solo tattica.

«La cronaca della gara»

La panchina di Palladino è salva

Ma la reazione che Palladino (espulso nel recupero per proteste) ha ottenuto dai suoi, dopo una settimana di lavoro e tensioni, con la panchina in bilico e Tudor in attesa di una chiamata, è stata eccezionale: la vittoria (2-1 con brivido finale) porta i viola a sole tre lunghezze, e con una gara da recuperare, dalla Lazio quarta. Per i viola, due gol nei primi 18 minuti a una squadra evidentemente sfiancata dall’impegno di giovedì sera in Europa League contro la Real Sociedad, quando Baroni aveva schierato tutti i titolari. Strana l’esclusione iniziale di Rovella, fondamentale in copertura (è entrato nella ripresa): a differenza della gara di Napoli (la Lazio vinse senza il suo mediano), stavolta Dele-Bashiru non è riuscito a supportare il generoso Guendouzi.

La Lazio paga il pessimo approccio

Pessimo l’approccio dei biancocelesti, sui livelli di quello del derby perso nei primi minuti. Di nuovo, la squadra di Baroni ha sofferto il gioco sulle fasce della Fiorentina: Gosens nell’azione del primo gol e Dodò in quella del secondo hanno travolto rispettivamente Marusic e Pellegrini. Dai loro cross sono nate le conclusioni vincenti di Adli e Beltran, con la difesa della Lazio a guardare e Provedel incerto sul tiro dell’1-0. Indovinata la mossa di Palladino, che ha presentato Folorunsho – in estate obiettivo di mercato dei biancocelesti, acquistarlo sarebbe stato utilissimo – nella posizione di ala destra, Beltran a sinistra e Gudmundsson nel doppio ruolo di trequartista e spalla di Kean. Proprio l’islandese ha anche colpito il palo sullo 0-2: rigenerato, l’ex Genoa, rispetto alle recenti, insufficienti prestazioni. E all’andata aveva segnato una doppietta all’esordio: insomma, se la Fiorentina giocasse sempre contro la Lazio, la squadra sarebbe da scudetto e Gudmundsson capocannoniere. Bravo anche Pongracic, che non era titolare da agosto.

Il palo di Pedro all’ultimo tiro

Dall’altra parte, il consueto arrembaggio nel nervosissimo secondo tempo (espulso Adli appena sostituito e poi Baroni, l’arbitro Rapuano in confusione), il gol di Marusic nel recupero, una parata salva-vittoria di De Gea sullo stesso Marusic e il clamoroso palo interno di Pedro nell’ultimo tiro. Alla Lazio, sfortunata nel finale, è mancata la spinta offensiva dell’infortunato Tavares. Ma è soprattutto la scarsa copertura a centrocampo che deve preoccupare il tecnico, oltre all’incapacità di spiccare il volo nei momenti cruciali del campionato (era l’occasione per allungare su Juve, Bologna e la stessa Fiorentina): l’assenza prolungata di Vecino è un handicap notevole, né dal mercato è arrivato un contributo. La trattativa per Casadei va avanti, ma anche il ragazzo del Chelsea è una mezzala, non un mediano.

Lazio (4-2-3-1) Provedel 4.5; Marusic 5, Gila 5, Romagnoli 5, Pellegrini 4.5 (21′ st Hysaj 6); Dele-Bashiru 4 (1′ st Rovella 6.5), Guendouzi 6.5 – Isaksen 5 (1′ st Pedro 6.5), Dia 4.5 (35′ st Noslin 5.5), Zaccagni 5 – Castellanos 5. All. Baroni 4

Fiorentina (4-2-3-1): De Gea 7 – Dodò 7 (32′ Parisi 6), Pongracic 7, Ranieri 6.5, Gosens 7 – Adli 7 (18′ st Comuzzo 6), Mandragora 6.5; Beltran 7.5, Gudmundsson 7 (32′ Sottil 6), Folorunsho 7 (41′ st Richardson sv) – Kean 6.5. All. Palladino 7.5

Arbitro: Rapuano 4.5.Reti: nel pt 11′ Adli, 17′ Beltran, nel st 47′ Marusic

Note: espulso al 18′ st Adli, al 50′ st Baroni, al 53′ st Palladino. Ammoniti Dodò, Mandragora, Pedro. Spettatori 37.000.

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