ROMA – La Lazio di Pedro – il campione spagnolo quando entra fa sempre qualcosa di decisivo, stavolta il secondo gol – travolge il Genoa all’Olimpico (3-0) e risale nelle zone altissime della classifica. Come sta meritando, per il bel gioco offensivo che esprime: i biancocelesti di Baroni non possono più essere considerati solo la sorpresa del campionato, ma – se continueranno a giocare con questo spirito collettivo e questa ferocia – vanno inseriti tra i potenziali candidati a un posto Champions. Il Genoa terz’ultimo è stato penalizzato dagli infortuni – ben sette indisponibili – ma ha tanti problemi: chissà se Balotelli sia l’uomo giusto per risolvere almeno quelli offensivi. Nelle prossime ore l’attaccante sarà a Genova per le visite mediche e la firma.
«La cronaca della partita»
Baroni con Noslin sceglie bene
All’Olimpico, la partita segue il copione previsto: il Genoa, con Thorsby in appoggio a Pinamonti, si presenta con un 4-4-2 molto compatto, mentre il 4-2-3-1 della Lazio deve rinunciare a sorpresa a Zaccagni, bloccato da problemi gastrointestinali. Al suo posto, Baroni sceglie Noslin: mossa indovinata perché è proprio l’attaccante olandese a spaccare una partita fino a quel momento complicata. Con una prodezza, peraltro, dopo la solita cavalcata irrefrenabile di Tavares, l’uomo in più di questa Lazio, il Theo Hernandez di Baroni: il ragazzo olandese prende palla sulla sinistra, entra in area, inventa un tunnel a Sabelli, si accentra in slalom (su Vogliacco) e poi trova l’angolo lontano con il piatto destro. Applausi dei 40mila dell’Olimpico: prima della gara, striscione della curva nord dedicato ad Adamo Dionisi, l’attore ed ex capo ultras scomparso in settimana. Secondo gol in campionato per Noslin, già a segno a Torino contro i granata, e la conferma per Baroni che il metodo di coinvolgere tutti – tra Serie A ed Europa League, 21 giocatori utilizzati – funziona, eccome.
Un solo pericolo per Provedel
È una Lazio diversa, meno arrembante perché il vantaggio è arrivato abbastanza presto, al 21′, ma che comunque “corre in avanti”, come pretende il suo allenatore. Il Genoa crea solo un pericolo nel primo tempo: reattivo Provedel su traiettoria diabolica da corner del catalano Martin. In difesa, come terzino sinistro, Gilardino si è affidato a Matturro, 19enne gigante (190 centimetri) uruguaiano, con la strana coppia Frendrup-Miretti a centrocampo. In quella zona però hanno dominato Guendouzi e l’onnipresente Rovella, i polmoni della Lazio. In avanti Dia e Castellanos si sono visti poco, almeno nel primo tempo, ben marcati dai centrali del Genoa. Quasi inevitabile che il gol dell’1-0 arrivasse da una prodezza individuale nata sulle fasce.
Baroni cambia
Nella ripresa, al posto di Sabelli entra nel Genoa l’inglese Norton-Cuffy, classe 2000, e subito si esibisce in una progressione alla Tavares, chiusa con un tiro insidioso ben parato da Provedel. Poco dopo, lo stesso Tavares crea per Castellanos, che tira alto da buona posizione. Al 16′ dribbling dell’argentino in area, para Leali. Al 17′, Lazio con una specie di 4-3-3: fuori Dia e dentro Vecino per rinforzare il centrocampo, poi Pedro per il farraginoso Isaksen.
Pedro chiude i giochi
Particolarmente sfortunato Ankeye: appena entrato al posto di Thorsby, si fa male in un contrasto con Gila ed è costretto a lasciare il campo. Clamorosa occasione per la Lazio al 36′: invenzione di Pedro per Tchaouna, che da pochi passi calcia alto. Ma è lo stesso spagnolo, scatenato, a firmare il 2-0 su assist di Castellanos: standing ovation per il campione ex Barcellona, al quarto gol stagionale. Ha segnato 4 reti, il 37enne Pedro, nelle ultime 5 partite disputate: eccezionale. Un altro over 30, Vecino, realizza il 3-0, di testa sul sesto assist di Tavares, l’affare dell’estate biancoceleste.
Lazio-Genoa 3-0 (1-0)LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6.5 – Marusic 6.5, Patric 6.5, Gila 6 (40′ st Gigot sv), Tavares 7.5 – Guendouzi 6.5, Rovella 7 (39′ st Castrovilli sv) – Isaksen 6 (16′ st Pedro 7), Dia 5.5 (17′ pt Vecino 7), Noslin 7.5 (33′ st Tchaouna 6.5) – Castellanos 6.5. All. Baroni 7.5. All.: Baroni.GENOA (4-4-1-1): Leali 6 – Sabelli 6 (1′ st Norton-Cuffy 6), Vogliacco 5, Vasquez 5, Matturro 5.5 – Zanoli 5 (17′ st Ekhator 5.5), Frendrup 6, Miretti 5 (17′ st Badelj 6), Martin 6 – Pinamonti 5, Thorsby 5.5 (17′ st Ankeye sv, 26′ st Melegoni sv). All.: GilardinoArbitro: Piccinini di Forlì 5.5.Reti: nel pt 21′ Noslin, nel st 41′ Pedro, 50′ st VecinoAngoli: 7-4 per la Lazio.Recupero: 1′ e 5′.Note: ammoniti Sabelli, Noslin, Gila e Marusic per gioco falloso.Spettatori: 40.000.