Roma – Il Lecce festeggia, la Lazio si dispera. Epilogo a sorpresa all’Olimpico, dove i biancocelesti perdono (0-1) con i salentini e quindi vengono superati in extremis dalla Fiorentina – che ha vinto a Udine – al sesto posto (per gli scontri diretti) che vale la Conference League. Il club di Lotito si ritrova così per la prima volta fuori dall’Europa dopo otto stagioni. Una delusione atroce per la squadra di Baroni, quarta alla fine del girone d’andata e in corsa per tutto il campionato per la Champions. Adesso il futuro dell’allenatore è ancora più in bilico: sarà decisivo un incontro con Lotito – furioso in tribuna e contestato dai 50mila dell’Olimpico – per capire il destino del tecnico.
«La cronaca della gara»
Lazio catastrofica in casa: una sola vittoria nelle ultime 12
Grande festa invece per gli oltre tremila tifosi arrivati da Lecce: i salentini di Giampaolo – euforico alla fine – conquistano la terza salvezza consecutiva e resteranno per la quarta volta di fila in A, record della storia di questo club. La Lazio paga l’incredibile score in casa, dove ha vinto solo volta nelle ultime 12 gare: addirittura 105 giorni fa, contro il Monza il 9 febbraio, l’ultimo successo. Ora il club di Lotito si prepara all’ennesima rivoluzione estiva.
Gila sbaglia, Coulibaly ringrazia
Nel primo tempo, sugli spalti dell’Olimpico c’era attenzione ai risultati di Venezia, Torino e Udine, perché in campo c’era poco da vedere. Partita tesa, esteticamente sgradevole, sbloccata all’improvviso al 43′ dal Lecce. Errore gravissimo di Gila – quest’anno gli è successo troppo spesso, per superficialità imperdonabile – in fase di disimpegno e penetrazione centrale vincente degli ospiti conclusa a rete da Coulibaly. Esulta in tribuna Giuliano Sangiorgi, leader dei Negroamaro, la più nota band salentina. Fischi invece dell’Olimpico ai biancocelesti. Al 46′ parata di Falcone su colpo di testa di Castellanos.
Lecce in dieci per tutto il secondo tempo…
Nel recupero di un primo tempo giocato decisamente meglio dal Lecce, ingenuità letale di Pierotti: già ammonito per un fallo inutile su Romagnoli, ferma irregolarmente una progressione micidiale di Tavares. Inevitabile il secondo giallo e quindi l’espulsione. Giampaolo e la panchina del Lecce protestano: lieve la pressione da dietro sul portoghese lanciato a tutta velocità .Quarta volta nelle ultime cinque partite – contro Genoa, Empoli, Juve e appunto Lecce – che la Lazio può giocare una parte della gara in superiorità numerica. Ma non servirà a nulla.
…ma i salentini resistono e restano in A
Nella ripresa entra Pedro, l’eroe dello scudetto del Napoli, e ci prova in tutti i modi a trovare il pareggio. Lo spagnolo è uno dei protagonisti dell’assedio alla porta di Falcone, fischiato anche per la sua fede romanista. Ma il portiere del Lecce para tutto, anche un colpo di testa di Castellanos da due metri. Un tiro di Pedro finisce fuori di poco, altri due vengono parati dal portiere, una deviazione di Baschirotto scheggia la traversa, insomma le occasioni fioccano ma la palla non entra. Bravissimi i difensori del Lecce, dallo stesso Baschirotto a Gaspar, da Guilbert a Gallo, oltre ovviamente al portiere Falcone. Nel finale espulso Romagnoli. Al triplice fischio, la festa dei salentini e la contestazione dei laziali alla squadra, anche durante il giro di campo conclusivo, accompagnata dai cori contro Lotito.
Lazio-Lecce 0-1 (0-1)
Lazio (4-2-3-1): Mandas 5.5 – Marusic 5 (1’ st Hysaj 5), Gila 4, Romagnoli 5, Tavares 6 (28’ st Pellegrini 5) – Guendouzi 5, Rovella 5 (31’ st Vecino 6) – Isaksen 5 (1’ st Pedro 6), Dia 5, Zaccagni 5 (31’ st Noslin 5.5) – Castellanos 4.5. All. Baroni 4.5.
Lecce (4-2-3-1): Falcone 7.5 – Guilbert 7, Gaspar 6, Baschirotto 6.5, Gallo 6.5 – Ramadani 6.5 (28’ st Veiga 6) , Coulibaly 7.5 – Pierotti 4, Berisha 6.5 (14’ st Kaba 6) , Karlsson 6.5 (14’ st Helgason 6) – Krstovic 7 (43’ st Burnete sv). All. Giampaolo 7.5.
Arbitro: Fabbri 5.5
Rete: (43’ pt Coulibaly)
Note: ammoniti Guendouzi, Falcone e Gila. Espulsi Pierotti e Romagnoli.