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Lazio, Marusic aggredito in Serbia

Notte da incubo per il laterale biancoceleste dopo l’incontro con la Nazionale del Montenegro. Il racconto dell’agente Uros Jankovic

Notte da incubo per Adam Marusic, difensore della Lazio, aggredito in Serbia martedì scorso dopo aver disputato la partita del suo Montenegro. A raccontare la vicenda è il suo agente Uros Jankovic al portale vijesti.me: “Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. Diversi aggressori mi hanno colpito con le pistole alla testa e ad altre parti vitali del corpo. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito al Centro Clinico di Belgrado, dove sono stato operato. Siamo stati circondati da diverse auto. Il mio autista ha cercato di allontanarsi, poi è stato investito da un’auto proveniente dalla direzione opposta. Non sono riuscito nemmeno a salire sul veicolo, sono stato aggredito da dietro. A un certo punto ho perso conoscenza e hanno continuato a colpirmi con pistola e manganelli. Adam è intervenuto tempestivamente. Uno di loro ha puntato la pistola in direzione della testa e del petto di Marusic per evitare che mi aiutasse mentre mi picchiavano brutalmente. Sua madre, una donna di 60 anni, è stata spinta e ferita".

Jankovic ha accusato i figli di Zvezdan Terzic, direttore generale della Stella Rossa. I due però negano.

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