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Lazio, retromarcia sulla conferenza: presentazione di Sarri rinviata dopo le polemiche

Nella giornata di ieri si era alzato un polverone per l’assenza dei giornalisti nella sala stampa di Formello, per questo la Lazio ha deciso di rinviare la presentazione ufficiale dell’allenatore alla fine del ritiro

Dopo le polemiche sollevate dalla stampa per la decisione di escludere i giornalisti dalla conferenza di presentazione di Maurizio Sarri, la Lazio fa un passo indietro e cambia i piani. L’evento inizialmente previsto per giovedì 10 luglio alle 18 è stato ufficialmente rinviato “alla conclusione del ritiro precampionato, di concerto con il tecnico”. Lo annuncia il club con una nota, che respinge ogni accusa di voler limitare la libertà di stampa e tenta di ricucire lo strappo con i cronisti.

Cosa è successo

Una marcia indietro dopo le polemiche delle ultime ore. La scelta di svolgere la presentazione del tecnico biancoceleste a porte chiuse, senza giornalisti presenti e con una sola domanda scritta per testata da inviare il giorno prima, aveva riportato a galla metodi da epoca Covid e sollevato reazioni critiche nel mondo dell’informazione. La società ora prova a ricollocare l’episodio, puntando tutto sulla modernità del formato.

Le parole della Lazio

«La scelta di realizzare la conferenza di presentazione di mister Maurizio Sarri negli studi televisivi del Club nasce dalla volontà di offrire un prodotto tecnologicamente avanzato, innovativo e trasparente – scrive la Lazio – La comunicazione moderna richiede linguaggi e strumenti nuovi, che sappiano coniugare accessibilità, qualità e trasparenza. È in questa direzione che stiamo lavorando, senza alcuna intenzione di eludere il ruolo dell’informazione, ma anzi con l’obiettivo di valorizzarlo». Il club sottolinea di aver voluto aprire un dialogo con il mondo dei media: «Proprio questa mattina, per la prima volta nella storia del club, abbiamo aperto il nostro centro sportivo di Formello alla stampa accreditata alla vigilia del ritiro, offrendo una visita completa che ha consentito di osservare da vicino le rilevanti innovazioni tecnologiche e strutturali introdotte».

“Limitata la liberta di stampa? Falsità”

Poi l’affondo contro chi ha criticato la scelta iniziale: «Respingiamo convintamente qualunque tentativo di attribuire alla S.S. Lazio la volontà di limitare la libertà di stampa o di sottrarre il nostro allenatore al legittimo confronto con i giornalisti. Nulla di più lontano dalla realtà». In chiusura, l’appello al dialogo: «Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto costruttivo con tutti gli organismi della categoria, nel rispetto dei ruoli e nella convinzione che la collaborazione – non la contrapposizione – sia la chiave per rafforzare il rapporto tra sport e informazione».

La reazione dell’Ordine dei giornalisti

L’Ordine dei giornalisti del Lazio e Fnsi intervengono definendo la scelta “inaccettabile”. Secondo il presidente, Guido D’Ubaldo, “non è questo il modo di garantire la libertà di informazione, già da tempo messa a dura prova anche nel mondo dello sport. Purtroppo sono tanti i tentativi che ledono la dignità dei giornalisti e che impediscono di fatto il diritto-dovere di informare. Un sistema che tenta di aggirare l’intermediazione critica dei giornalisti”. “È uno schiaffo all’informazione. Ai giornalisti. Alla libertà di stampa”, sottolinea in un post Facebook Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi. “A questi atti di protervia la reazione dovrebbe essere una protesta civile: non partecipare allo show. Ringrazio l’Ussi, Unione stampa sportiva, per l’intervento immediato e deciso in difesa della dignità dei giornalisti sportivi”.

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