Questo sito contribuisce alla audience di
 

Lazio-Venezia 3-1: Baroni vince all’esordio, biancocelesti unica big con tre punti. Lotito contestato

Padroni di casa in vantaggio con Andersen dopo tre minuti, poi i gol di Castellanos e di Zaccagni (rigore). L’autorete di Altare chiude il match

ROMA — È un’altra Lazio, quella di Baroni. Il tecnico ha preso atto della rivoluzione – dopo Milinkovic, sono andati via Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson, oltre a Kamada – e impostato la squadra su dinamismo e muscoli. Manca lo specialista nelle rifiniture? Allora al gol si arriva rubando palla vicino all’area avversaria o portando tanti giocatori in fase offensiva. Meno palleggio e più attacco verticale, quando è possibile.

«la cronaca della partita»

La Lazio ribalta la partita

Domenica sera il Venezia nel primo tempo ha segnato subito – errore di Rovella e bel tiro a giro di Andersen al 3′ – e Di Francesco di spazi ha provato a non concederli. Ma Castellanos se l’è creato da solo, pressando e costringendo alla gaffe il difensore austriaco Svoboda: facile poi scaraventare in rete il pallone dell’1-1. Era tra gli elementi più attesi, il centravanti argentino: mica facile raccogliere l’eredità di Immobile, tanto più che al posto aspira anche Dia, l’ultimo acquisto. È stato lui il migliore nel 3-1 al Venezia. Nel primo tempo, gol e rigore procurato: stavolta l’ingenuità è dell’altro centrale di Di Francesco, il croato Sverko, che invece del pallone calcia la gamba del Taty. E Zaccagni firma il 2-1.

Lotito contestato

Ecco, il nuovo capitano e leader è essenziale per la manovra offensiva della Lazio. Che gioca l’intero primo tempo in un clima surreale: la curva Nord contesta Lotito senza sosta, con cori lugubri e striscioni, comparsi anche in altri settori. Dopo la manifestazione di giugno, i tifosi hanno deciso di esprimere il dissenso anche allo stadio: il sostegno alla squadra c’è stato nella ripresa. In campo, tra i nuovi convince soprattutto la mezzala Dele-Bashiru, colosso nigeriano bravo negli strappi e nel contributo muscolare. Per la qualità a centrocampo, Baroni aspetta che cresca di condizione Castrovilli. Noslin, preferito a Tchaouna come ala destra, è stato decisivo con uno spunto nell’azione del rigore. Segnali interessanti, insomma, ma da confermare contro squadre più solide di questo Venezia che dovrà lottare per salvarsi. Un altro errore ha regalato il terzo gol alla Lazio: autogol di Altare su cross di Lazzari. Il terzino sta dando un senso alla fiducia di Baroni, che lo considera titolare fisso sulla fascia destra.

La nuova Lazio di Baroni

Anche nella ripresa, applausi per Castellanos: traversa con un diagonale morbido deviato da Joronen, palo con un siluro di destro. In difesa pesa l’assenza di Gila, il più veloce, il più abile nell’uno contro uno, ma il nuovo tecnico ha già apprezzato il carattere della squadra, capace di reagire immediatamente al gol incassato in apertura. Viste le tante rimonte subite nella scorsa stagione, questo conta forse perfino più dei tre punti.

Il tabellino di Lazio-Venezia

Lazio 3 (11′ pt Castellanos, 44′ pt rig. Zaccagni, 36′ st aut. Altare)

Venezia 1 (3′ pt Andersen)

Lazio (4-3-3): Provedel 6.5 – Lazzari 6.5, Casale 6, Romagnoli 6, Marusic 6 – Guendouzi 6 (42′ st Castrovilli sv), Rovella 5 (20′ st Vecino 6), Dele-Bashiru 6.5 – Noslin 6.5 (31′ st Isaksen 6), Castellanos 7.5 (42′ st Dia sv), Zaccagni 6.5. (32′ st Tchaouna 6). All. Baroni 6.5.

Venezia (3-4-2-1): Joronen 6 – Altare 5, Svoboda 4, Sverko 4.5 – Sagrado 5 (9′ st Haps 5.5), Duncan 5.5, Andersen 7 (41′ st Lella sv), Zampano 6 – Oristanio 5 (9′ st Pierini 6), Ellertsson 6 (25′ st Crnigoj 5.5) – Gytkjaer 5 (41′ st Raimondo sv). All. Di Francesco 5.5.

Arbitro: Tremolada 6.5.

Note: ammoniti Sagrado, Castellanos e Noslin. Spettatori 35 mila circa.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Le pagelle di Verona-Napoli: Lazovic di classe, Juan Jesus disastroso

Dom Ago 18 , 2024
Promossi e bocciati del match del bentegodi vinto 3-0 dai gialloblù

Da leggere

P