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Lazio-Verona 2-1: Dia e Castellanos, balzo in avanti dei biancocelesti

Succede tutto nei primi 20’, con le reti degli attaccanti di Baroni (ma per l’argentino c’è un problema muscolare) intervallate dal momentaneo pareggio di Tengstedt

Roma – Due gol con il Milan e due con il Verona: la ditta Taty & Dia colpisce ancora, la formula del doppio centravanti produce occasioni e reti – Hellas piegato 2-1 all’Olimpico – ma questa Lazio è molto sbilanciata e quindi decisamente vietata ai propri tifosi deboli di cuore. Perché con due punte, due ali (Isaksen e Zaccagni) e due terzini offensivi (Lazzari e Tavares) concede tanti spazi in contropiede e non solo: i mediani Guendouzi e Rovella sono costretti a un lavoro faticosissimo e non riescono a tappare le falle. Non a caso, dopo la prodezza iniziale di Dia (5′), arriva subito (7′) il pareggio del danese Tengstedt (anche lui a segno per la seconda gara consecutiva), lanciato tra i due centrali della Lazio da un filtrante di Kastanos. Nell’occasione, male soprattutto il rientrante Gila, alla prima partita stagionale e chiaramente fuori condizione.

«La cronaca della gara»

Però i due centravanti biancocelesti sono scatenati e sfruttano la produzione offensiva dell’intera squadra, impegnata in un pressing costante e coraggioso. In un minuto, tra il 19′ e il 20′, Castellanos mostra tutto il suo repertorio: prima si guadagna un angolo con uno stop di classe e cross di rabona, poi – proprio su quel corner – resiste alla marcatura di Daniliuc e con fisico, opportunismo e fiuto del gol la butta dentro. Per il Taty sono 3 reti in 4 partite: l’anno scorso l’argentino aveva dato segnali del suo valore, ma in questo avvio di stagione sta dando ragione alla società che lo ha confermato e a Baroni che lo considera un titolarissimo. “Lo voglio in campo in tutte le partite”, dice di lui il tecnico della Lazio. Che apprezza, eccome, anche Dia, preso dalla Salernitana in prestito biennale e obbligo di riscatto a 11,3 milioni: un affare, a giudicare da queste prime gare. Lui, il senegalese, è a quota 2 gol in 2 partite giocate dall’inizio, anche se spesso deve rientrare per aiutare il centrocampo in sofferenza.

L’azzardo zemaniano a centrocampo

In Serie A giocare con appena due centrocampisti è davvero un azzardo quasi zemaniano: Baroni, che ama mobilità e verticalità (le sue parole-chiave), ci sta provando. “Preferisco schierare un attaccante in più, rinunciando a un difensore”, ribadisce. Quello che lo fa arrabbiare è subire gol nei primi 10 minuti dei tempi: è successo di nuovo, è la quinta volta. Un difetto da correggere a tutti i costi per i biancocelesti. Dall’altra parte, la multinazionale Verona – 12 Paesi rappresentati nella formazione iniziale di Zanetti, compresi i giocatori con il doppio passaporto – è sempre rimasta in partita, sfruttando proprio gli spazi concessi dalla Lazio super offensiva. Nella ripresa subito un bel tiro alto di Isaksen, ormai titolare sulla fascia destra. Poi al 17′ miracolo di Montipò ancora sul micidiale Dia, che si era girato in un attimo e aveva fiondato a rete: reattivo, il portiere del Verona, anche sul tap-in dello stesso senegalese.

Problema muscolare per Castellanos

Al 21′ esce tra gli applausi Castellanos per un problema muscolare all’adduttore sinistro: entra Castrovilli, che si sistema alle spalle di Dia. Lasciando il campo, l’argentino ha rassicurato Baroni sulle sue condizioni, ma nei prossimi giorni saranno decisivi i controlli clinici. Uno stop di Taty sarebbe grave per la Lazio. Positivo l’ingresso di Tchaouna al posto di Isaksen, con due tiri insidiosi dalla distanza. Stavolta non incide invece Mosquera, devastante per l’Hellas contro il Napoli. Al 38′ clamorosa palla-gol sprecata da Zaccagni, su assist del solito Dia, a porta vuota. Ma la Lazio, bravissima nel secondo tempo a non concedere vere occasioni al Verona, porta a casa i tre punti e sorpassa in classifica proprio l’Hellas, miracolosamente salvata lo scorso anno da Baroni, il grande ex della serata.

Lazio (4-2-3-1) Provedel 6.5 – Lazzari 6.5 (44′ st Marusic sv), Gila 5, Romagnoli 5.5, Tavares 6.5 – Guendouzi 6.5, Rovella 6 (36′ st Vecino sv) – Isaksen 5.5 (21′ st Tchaouna 6), Dia 7.5, Zaccagni 6.5 (44′ st Noslin sv) – Castellanos 7.5 (21′ st Castrovilli 6). All. Baroni 6.5.

Verona (3-4-2-1) Montipò 6.5 – Dawidowicz 5, Coppola 4.5, Daniliuc 4.5 (44′ st Sarr sv) – Tchatchoua 6, Belahyane 5.5, Dani Silva 6 (44′ st Cissé sv), Lazovic 5.5 (22′ st Faraoni 6) – Harroui 5 (22′ st Alidou 6), Kastanos 6.5 (8′ st Mosquera 5.5) – Tengstedt 6.5. All. Zanetti 5.5.

Arbitro: Zufferli 6.

Reti: 5′ pt Dia, 7′ pt Tengstedt, 20′ pt Castellanos

Note: ammoniti Rovella, Tchtchoua, Gila, Tengstedt; spettatori 30mila circa.

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