Barcellona
5.5 Szczesny Le cose migliori le fa con i piedi.
6 Koundé L’eroe di Siviglia si fa male pochi minuti prima della fine del primo tempo. Dal 42′ pt Eric Garcia 5.5 Con lui, da quella parte, non è la stessa cosa.
5.5 Cubarsì Non si salva nemmeno Pau dai terribili primi venti minuti del Barcellona. Dal 38′ st Christensen sv
5.5 I. Martinez È l’uomo d’ordine di Flick in campo e la difesa del Barça è stata tutto tranne che ordinata.
5 Gerard Quando Dumfries parte in velocità sono sempre dolori per lui. Dal 1′ st Araujo 6.5 Decisamente meglio del compagno di squadra.
5.5 De Jong Soffre la superiorità numerica dell’Inter in mezzo.
7 Pedri Illumina Montjuic con il suo passaggio a Raphinha che propizia il 2-2. Dal 38′ st Gavi sv
8 Yamal Talento puro. E dire che durante il riscaldamento si era portato la mano sulla coscia facendo temere il peggio. Il peggio per il Barça, s’intende. È lui, infatti, a guidare, golazo compreso, la remuntada blaugrana. E lo fa danzando, dando l’illusione che sia il pallone a voler rimanere agganciato al suo piede e non il contrario.
5.5 Olmo Si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato. Per marcare Dumfries, infatti, gli mancano almeno 10 centimetri e altrettanti chili. Dal 23′ st Fermin 5.5 Si vede poco.
7 Raphinha Aggiunge alla sua straordinaria Champions un assist e tre quarti di gol che le statistiche, suo malgrado, non ricorderanno.
7 Ferran Chi continua a chiamarlo falso nueve dovrebbe aggiornare il proprio glossario o dovrebbe dire che, se chiamato a fare il centravanti vero, lo fa con l’efficacia dei veri numeri 9.
5.5 All. Flick Aveva ragione lui quando assicurava che le tre sconfitte consecutive non avrebbero impedito all’Inter di essere pericolosa a Montjuic. Tuttavia, aveva anche detto che i suoi ragazzi sarebbero stati pronti. E no, non è stato proprio così. Quantomeno non da subito.
Inter
6.5 Sommer Se Julio Cesar era l’acchiappasogni, lui è l’allontana-incubi. Fra guizzi e deviazioni, evita almeno tre gol.
5.5 Bisseck Il Barcellona è quella squadra in cui sul lato debole giocano Pedri e Raphinha. Sono fortissimi, gli scappano a turno.
6 Acerbi A certe quote, in area volteggia solo lui. Il secondo gol dell’Inter nasce così. Non riesce però ad artigliare l’anguilla Ferran Torres.
5.5 Bastoni Occhi fissi sul pallone, per non farsi ingannare dal moto ipnotico delle gambe di Yamal. Più facile a dirsi che a farsi.
8 Dumfries È lui a mettere Thuram sulla scala che sembra portare l’Inter in paradiso. Poi ci sale per due volte. Che partita. Dal 36’ st Darmian sv
6 Barella Ai suoi occhi di azzannatore di spazi, la difesa alta del Barcellona deve apparire come la gazzella al leone. Ma fatica ad affondare i denti.
6 Çalhanoglu Ruba palla, imposta, repeat. Uno così da queste parti lo hanno conosciuto e lo chiamavano Bussi. Dal 26’ st Frattesi 6 Sempre in posizione.
6.5 Mkhitaryan In copertura è l’angelo custode di Dimarco. L’unica vera distrazione la paga con il primo gol blaugrana.
5.5 Dimarco Fuori forma, a presidio della zolla più scomoda del calcio contemporaneo: il terreno di caccia di Yamal. Dall’11’ st Augusto 6 Si danna in copertura.
6.5 Lautaro Pressa, lotta, carica i compagni. Esce in lacrime. Dal 1’ st Taremi 5.5 Fa poco.
7 Thuram Temendo di non avere cinquanta minuti nelle gambe, decide si segnare dopo cinquanta secondi. Dal 36’ st Zielinski sv
7 All. Inzaghi A Barcellona senza paura. L’Inter aggredisce la partita, poi fa il possibile per contenere l’inevitabile ondata di marea blaugrana.
5 Arbitro Turpin Sulla palla da cui nasce il terzo gol del Barcellona c’è fallo su Dumfries.