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Le pagelle di Inghilterra-Slovacchia: Rice lucido, Lobotka un professore

Promossi e bocciati della gara di Gelsenkirchen

Inghilterra

Pickford 6: non ha molto lavoro da sbrigare. Bada a sveltire i rinvii.

Walker 5: l’ombra del gran terzino che è. La cosa migliore la fa con le mani, battendo la rimessa laterale che conduce al pareggio.

Stones 5: un altro che è vittima di una metamorfosi incomprensibile.

Guéhi 5: al contrario delle prime tre partite, va subito in sofferenza e Schranz lo brucia sull’1-0. Si riscatta parzialmente con la spizzata che manda Bellingham in gol. Ammonito, sarà squalificato,

Trippier 6: non è lui che può salvare la patria. Ma al contrario di altri, dà fondo a ogni risorsa. Esce per infortunio. Dal 21’ st Palmer 6: osannatissimo dalle folle, ci mette un po’ di freschezza e poco altro.

Mainoo 5.5: per lungo tempo con il freno a mano tirato, perché Southgate lo vuole solo in copertura, ma il meglio lo dà quando libera l’istinto. Nella ripresa fa un po’ il difensore e un po’ no, apparendo disorientato. Ha appena 19 anni, dopotutto. Dal 39’ st Eze sv.

Rice 6.5: il più lucido dei suoi, anche (o soprattutto) nei momenti in cui la squadra sembra completamente in tilt.

Saka 5: da ala non azzecca mezza, da terzino è un pesce fuor d’acqua. Ne si apprezza l’impegno.

Bellingham 7: è stanco e si vede e forse ha troppe pressioni sulle spalle. Ma è solo grazie ai suoi bagliori di classe, pur in mezzo a troppo buio, che l’Inghilterra è ancora in Germania. Dal 1’sts Gallagher sv.

Foden 5: ci mette un po’ più di anima rispetto alle prime tre partite del girone, ma è incredibile come non gli riesca quasi niente. Esce, e l’Inghilterra segna, Dal 49’ st Toney 6.5: aggiunge il peso e il senso pratico che mancavano.

Kane 6.5: gira e rigira, è l’unico davvero pericoloso. In queste partite non tradisce mai.

Ct Southgate 5: la squadra è davvero scombiccherata. Può solo sperare che questa vittoria funzioni come una scintilla.

Slovacchia

Dubravka 6: in fin dei conti non deve parare chissà che. Sbrogli mischie.

Pekarik 6: il veterano della squadra copre discretamente la fascia. È più Trippier di Foden a insidiarlo.

Vavro 6: un muro, ma sul gol concede a Bellingham un metro di troppo.

Skriniar 7: non lascia passare uno spillo e nel finale si butta all’arrembaggio.

Hancko 6.5: si conferma tra i migliori del torneo nel suo ruolo.

Kucka 6.5: il vecchio Kuco offre classe, esperienza, senso della posizione, mestiere. Dal 36’ st Bero sv.

Lobotka 7: fa scuola di regia per due ore abbondanti. Nei primi 30’ è addirittura strepitoso.

Duda 6.5: ci mette tutto il sacrificio possibile, ma ogni tanto affiora anche la sua tecnica raffinata. Dal 36’ st Benes sv.

Schranz 7.5: tre gol in quattro partite da perfetto sconosciuto, o quasi. Dal 48’ st Gyömber sv.

Strelec 7: gioca spalle alla porta, a smistare palloni per i compagni come quello che manda in gol Schranz. E sfiora il gol da metà campo. Dal 16’ st Bozenik 5.5: molto più fumoso del compagno.

Haraslin 6: ficcante ma impreciso nelle incursioni. Copre bene su Walker. Dal 16’ st Suslov 6: si fa un bel mazzo in copertura, sacrificando il suo talento.

Ct Calzona 7: prepara la partita perfetta e suoi la interpretano quasi alla perfezione. È quel “quasi” a condannarlo.

Arbitro Meler 5.5: più che con la personalità, tiene calmi i giocatori con le ammonizioni.

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