Parma
Suzuki 6: blocca due tiri fiacco di Kolo Muani e Coinceiçao. Altro da fare non ne ha.
Leoni 7.5: porta i suoi 18 anni con disinvoltura. Dopo l’infortunio di Vogliacco passa a dirigere il reparto e lo fa con splendida autorevolezza.
Vogliacco sv: gli è fatale un contrasto con Nico Gonzalez. Dal 10′ pt Hainaut 6: si sistema sul centro-destra, talora si nota che è più bravo a spingere che a marcare.
Valenti 7: annichilisce Vlahovic in un paio di contrasti che vince di classe ed esperienza.
Delprato 6.5: evita di prestare il fianco scoperto, garantendo tutto l’equilibrio necessario.
Bernabé sv: cede presto alla fragilità muscolare. Dal 10′ pt Estevez 6: una mezzoretta sostanziosa a centrocampo, poi si fa male pure lui. Dal 1′ st Hernani 6: subito ammonito, ma non si lascia condizionare e assicura un filtro adeguato.
Keita 7: più passa il tempo e più emergono le sue qualità, che nel girone d’andata s’erano viste di rado: a livello di forza pura e di durezza nel contrasto ha pochi rivali in giro. E la sua spinta è possente.
Sohm 6.5: si sgancia spesso dalla posizione e cerca spazi. La Juve patisce le sue punzecchiature.
Valeri 6.5: piazza il cross giusto, e tanto basta.
Pellegrino 7: c’è ancora tanto da sgrezzare, ma ha le qualità innate del bomber impietoso: ha una palla buona, la schiaffa dentro. Dal 29′ st Man sv.
Bonny 6.5: attaccante al servizio di tutti, specie di quelli che gli stanno alle spalle. Dal 40′ st Almqvist sv.
All. Chivu 7: ha cambiato il Parma, dandogli la solidità mai avuta con Pecchia. La salvezza è dietro l’angolo.
Juventus
Di Gregorio 6: salva su Sohm, mentre la zuccata di Pellegrino è imprendibile.
Kalulu 6.5: le sue sovrapposizioni sulla fascia destra rappresentano la migliore risorsa di gioco della Juventus. Ma ci si può limitare a quella?
Renato Veiga 5.5: classico difensore elegante in cui l’apparenza è di gran lunga superiore alla sostanza.
Kelly 5: sul gol di Pellegrino fa una figura barbina, ma in generale continua a non giustificare la montagna di soldi spesa per lui. Del suo livello, in Serie A ce ne sono parecchi. Dal 41′ st Alberto Costa sv.
McKennie 5.5: contribuisce alla confusione generale. Tanta generosità, nessuna linearità. Dal 12′ st Yildiz 5.5: entra con spirito combattivo e accende qualche lucina. Non è abbastanza per diradare il buio, però.
Locatelli 5.5: comincia con bel piglio, cerca il tiro e tiene alti ritmo e posizione, ma quando la partita si fa complicata, va alla deriva come gli altri. Dal 41′ st Douglas Luiz sv.
Thuram 5: non aveva mai patito lo strapotere fisico di un avversario come gli è successo con Keita. Probabile che ne sia rimasto sorpreso.
Cambiaso 5: primo tempo svagatissimo, secondo, di impegno serio ma di resa impercettibile.
Nico Gonzalez 5: prova a fare la cosa giusta sia da ala sia da esterno a tutta fascia, ma è imperdonabile lo spazio che lascia a Valeri per il cross che decide. Dal 41′ st Weah sv.
Vlahovic 5: la sua pochezza tecnica è desolante, il senso di pericolosità nullo. Esce per un problema alla coscia destra. Dal 1′ st Conceiçao 6: con le sue giocate fuori dagli schemi qualche apprensione la crea: due tiri a fil di palo, ma il fumo è superiore all’arrosto.
Kolo Muani 5: sembra davvero con la testa da un’altra parte, e non da oggi.
All. Tudor 5: a parte il livello minimo della combattività, la squadra non ha nulla. È fragile e ripetitiva.
Arbitro Chiffi 5.5: la porta a casa senza convincere granché.