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Le pagelle di Torino-Lecce: Adams corre a vuoto, Rebic si fa sentire

Promossi e bocciati della gara finita senza reti

Torino

Milinkovic-Savic 7: salva due volte su Krstovic, e la seconda è davvero un prodigio. Ha finalmente acquisito sicurezza e di conseguenza la trasmette ai compagni.

Vojvoda sv: subito infortunato. Peccato, perché l’avvio era stato promettente. Dal 20’ pt Walukiewicz 5.5: ci mette molto vigore fin quasi però a esagerarlo, visto che qualche intervento scomposto gli vale un’ammonizione e fa correre qualche rischio. Deve ancora entrare nei meccanismi.

Coco 6: Krstovic lo tiene sulla corda, lui riesce a contenerlo nei corpo a corpo ma meno quando viene lanciato in profondità. Si conferma comunque affidabile.

Masina 6: un paio di incertezze nell’uno contro uno e un errore in palleggio ne macchiano la prestazione, che rimane comunque buona per temperamento e concentrazione. Insuperabile nel gioco aereo.

Pedersen 5.5: prima da titolare. Più generoso nello sprint che attento nella copertura, quando le sue caratteristiche dovrebbero far pensare il contrario. Non lascia tracce. Dal 1’ st Sosa 6: si presenta con un’eccellente chiusura su Tete Morente. In attacco incide poco, anche perché viene cercato ancora meno.

Ricci 6.5: il più lucido dei suoi, l’unico che si prenda sulle spalle la responsabilità di provare a cambiare qualcosa. Meglio da centrale, come in nazionale, che da mezzala.

Linetty 5: la dedizione, come al solito, è ai massimi livelli, ma anche il tasso di imprecisione. Le trame del Lecce lo tagliano spesso fuori. Dal 17’ st Tameze 5.5: porta un bel carico di energia, il problema è che poi il pallone va sempre per conto suo e non dove vuole lui.

Ilic 5: dopo tre prestazioni eccellenti, torna quello dell’anno scorso, anche se la sensazione è che non manchi l’applicazione, ma soprattutto la lucidità. Dal 29’ st Gineitis sv.

Lazaro 5.5: a sinistra viene cercato pochissimo, a destra è decisamente più coinvolto ma colleziona più che altro una sfilza di appoggi e di cross.

Zapata 5: Gaspar non gli dà respiro, lui si lascia sopraffare dalla frustrazione. Dal 29’ st Karamoh sv.

Adams 5.5: non smette mai di correre, nemmeno all’ultimo secondo. Ma spesso lo fa a vuoto.

All. Vanoli 5.5: finisce contagiato da un vecchio vizio del mondo granata: nel giorno del salto di qualità, il palloncino si sgonfia, segno di una carenza di personalità. La gente era andata allo stadio per sognare, se n’è tornata a casa brontolando.

Lecce

Falcone 6: praticamente non tocca palla. Sbaglia un rinvio di piede.

Guilbert 6: meno esuberante rispetto al suo esordio, ma controlla la fascia con notevole tranquillità.

Gaspar 7: soverchiante dal punto di vista fisico, ma impeccabile anche da quello tecnico. Annulla Zapata e si fa sentire anche nell’area avversaria.

Baschirotto 6.5: non si lascia disorientare dal movimento di Adams e quando è il caso va per le spicce.

Gallo 6.5: spinge molto e bene, specialmente nella prima parte del secondo tempo, quando i suoi cross a ripetizione mettono in allarme la contraerea granata.

Ramadani 6.5: con calma, personalità e lucidità cuce il gioco e detta i ritmi.

Pierret 5.5: non gioca affatto male e tecnicamente ci sa davvero fare, ma esagera nei contrasti e rischia, dopo il giallo, anche il rosso: è per questo che Gotti lo toglie nell’intervallo. Dal 1’ st Coulibaly 6: meno pulizia di tocco, più muscolarità.

Morente 6: magari è poco lucido al momento del tiro, ma il suo movimento sulla fascia e la sua capacità di gestire il pallone col piede tengono sempre in allarme il Torino. Dal 25’ st Rafia sv. Berisha 6.5: albanese di vent’anni, è la penultima scoperta di Corvino, che lo aveva portato a Lecce già nella stagione scorsa. Tuttocampista sempre in movimento, si comporta con disinvoltura sia tra le linee sia in zone più arretrate. Dal 25’ st Oudin sv.

Rebic 6: la condizione atletica è ancora molto lontana dalla migliore, però i colpi li ha sempre e specie nella fase iniziale è una spina nel fianco. Poi inevitabilmente cala. Dal 15’ st Pierotti 5.5: entra, si sistema a destra, è un po’ troppo molle.

Krstovic 6.5: è una tortura per qualsiasi difensore, perché pressa chiunque, le prende e le dà, non si rassegna mai e ha sempre il colpo il canna. Ha due grosse opportunità da rete: specie sulla prima, avrebbe potuto fare meglio.

All. Gotti 6.5: presenta un Lecce razionale, compatto e pungente. Gli manca soltanto l’efficacia nei metri finali.

Arbitro Colombo 6.5: tiene in pugno la partita con personalità, confermandosi tra i migliori dell’ultima generazione.

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