Torino
Milinkovic 8: il rigore non è la parata più difficile né più importante che fa. Ormai è un gigante.
Pedersen 5.5: macina chilometri instancabilmente, però è sempre al limite del pasticcio: vedi il rigore procurato. Tuttavia non merita i fischi che riceve al momento della sostituzione, perché ci mette il cuore. Dal 25’ st Walukiewicz 5.5: una respinta imperfetta favorisce il gol di Reijnders.
Maripan 7: domina la propria area di rigore. con calma, personalità e anche una certa dose di classe.
Coco 6.5: sta alla larga dalle distrazioni delle ultime settimane, puntualmente punite da una rete avversaria.
Biraghi 6: prima da titolare dopo cinque mesi, difatti nell’ultimo quarto di partita ha la lingua di fuori. La sua esperienza e la sua qualità danno una gran bella mano. Dal 37’ st Dembélé sv
Ricci 6.5: si spreme in una partita di sacrificio, dividendosi tra Reijnders e Joao Felix e impedendo i collegamenti tra il centrocampo e l’attacco milanista: gran prova tattica. Dal 25’ st Linetty 6: contribuisce alla resistenza.
Casadei 6: in Italia abbiamo pochi centrocampisti che abbinino, come lui, eleganza, facilità di corsa e prestanza fisica, oltre all’intensità imparata in Premier. Ma negli ultimi mesi ha giocato troppo poco, per cui gli mancano continuità e ritmo partita. Li troverà. Dal 25’ st Gineitis 7: segnando il 2-1, dimostra di essere sveglio di testa e assai abile di piede.
Lazaro 6.5: utilissimo tanto da terzino (nel finale, pure a sinistra) quanto da ala.
Vlasic 6.5: nel primo tempo è fondamentale come perno del gioco. Sfiora anche il 2-0. Nel secondo si mette a far legna assieme agli altri.
Elmas 5.5: prima di titolare anche per lui tra luci e ombre, ma essenzialmente perché si nota a occhio nudo che la condizione fisica è lontanissima da quella ottimale. Sprazzi di qualità ne lascia comunque baluginare. Dal 14’ st Karamoh 6.5: il suo ingresso ridà impulso al contropiede.
Sanabria 7: ritrova il posto dopo due mesi, si toglie il muso lungo che aveva e gioca con spirito di sacrificio e grande intelligenza, praticamente da regista offensivo. Il 2-1 lo inventa lui, con scaltrezza.
All. Vanoli 7: ha plasmato una squadra che sa adattarsi a ogni fase della partita e che ci mette il cuore. Chi entra dopo e chi gioca meno non si tira indietro: significa che li sa coinvolgere.
Milan
Maignan 4: cos’abbia in testa non si sa, ma è lì dentro che fermentano le cause degli errori assurdi che sta inanellando. La parata su Vlasic che evita il 2-0 ricorda il portiere che fu.
Jimenez 6: ha slanci generosi, che comunque non compromettono l’efficacia minima in copertura. Non è certo sua la colpa. Dal 43’ st Chukwueze sv
Thiaw 4.5: per l’autorete si rivolga al suo portiere, ma neanche ai giardinetti ci si fa fregare come si è fatto fregare lui da Sanabria sul 2-1.
Pavlovic 6.5: solido difensivamente, ma non solo; appena può, ribalta il fronte fino all’altra area. Continua a essere uno dei migliori e questa è una considerazione che deve far riflettere.
Hernandez 5.5: non combina stupidaggini, ma si esibisce ormai con una sorta di sdegnato distacco. Il minimo indispensabile non gli vale la sufficienza.
Musah 5: l’unico dei centrocampisti capace di ringhiare. Ne ricava solamente un’ammonizione. Dal 9’ st Abraham 5: si piazza alle spalle di Gimenez e appena può va a riempire l’area, ma non cava un ragno dal buco.
Reijnders 6.5: meglio quando porta palla di quando la distribuisce, in ogni caso è il più reattivo dei suoi e infatti va più volte al tiro, azzeccando anche quello giusto.
Pulisic 5: rovescia in area moltitudini di cross, ma servono davvero? La sua partita rimane in ogni caso indelebilmente segnata dal rigore sbagliato, il primo della carriera.
Joao Felix 5: avrebbe spazio per muoversi tra le linee, visto che il Toro per marcarlo deve avanzare Maripan o arretrare Ricci. Non lo sfrutta. Prima di uscire colpisce il palo esterno: è l’unico lampo. Dal 25’ st Sottil 6: si piazza a sinistra e propizia la rete del provvisorio pareggio.
Leao 5.5: appare meno svagato del solito, benché ugualmente privo di concretezza. In ogni caso, non era certo il peggiore dei fantastici quattro: un paio di avversari li teneva impegnati. Dal 1’ st Fofana 6.5: alza il livello di pressione del centrocampo, consente l’avanzamento del baricentro e va anche al tiro. È davvero strano come non gli si trovi un posto tra i primi undici.
Gimenez 5: si ingolfa nell’imbuto dell’area di rigore. Ha due occasioni, una di piede e una di testa, e le sciupa. Dal 43’ st Camarda sv
All. Conceiçao 5: la squadra vive di nervi, nel bene (la reazione allo svantaggio) e nel male (i disastri individuali): non c’è una trama, non c’è una struttura.
Arbitro Sozza 5.5: tiene alta la soglia del fallo, ma non sempre con coerenza.