Dimaro Folgarida – Buona la prima. Leonardo Spinazzola si è tolto lo sfizio di festeggiare con un gol il suo debutto con la maglia azzurra, anche se il test contro i dilettanti trentini dell’Anaune era giocoforza poco probante. “Ma ci tenevo a partire bene. Ho scelto Napoli perché sono convinto di poter dare ancora tanto. Io e i miei nuovi compagni abbiamo i mezzi per divertirci e per dare fastidio a tutti, come ha già detto il nostro allenatore. Antonio Conte alza l’asticella in allenamento ogni giorno. Era da tanto che io e il mister ci dovevamo incontrare. Sulla mia scelta ha inciso tanto la possibilità di lavorare con lui”, ha detto l’ex esterno della Nazionale, durante la sua presentazione ufficiale in Val di Sole.
I punti di riferimento e Lukaku
“Spero di fare una grande annata per la squadra e per me. I miei punti forti sono la corsa e l’imprevedibilita. Zambrotta è sempre stato il mio punto di riferimento. Ogni anno cerco di migliorare nella fase difensiva”. Spinazzola ha parlato pure del mercato. “Romelu Lukaku è un mio amico, abbiamo un grande rapporto, ci siamo sentiti anche durante gli Europei. Ma aspettiamo di vedere che succederà”.
Fare gruppo e diventare una famiglia
Poi ha raccontato le sue sensazioni dopo i primi giorni di lavoro con Conte. “Lui ha dei grandi concetti di calcio, ma siamo soltanto all’inizio della preparazione e manca ancora un mese per la partenza del campionato. Nel gruppo ho trovato tantissima voglia di raggiungere ottimi risultati. Ho sposato questo progetto perché sono sicuro di potermi prendere con il Napoli grandi soddisfazioni. L’annata precedente dobbiamo chiuderla in un armadio. È un’altra stagione e bisogna resettare tutto. Dobbiamo pensare ad allenarci, a fare gruppo e a diventare una famiglia. Vedremo a marzo dove ci troveremo. Di sicuro possiamo dare fastidio a tanti”.
La fascia con Kvara
Evidente l’entusiasmo di Spinazzola per la nuova avventura. “Mio figlio è pazzo di Maradona e mi ha chiesto la sua maglia. È già diventato un tifoso azzurro. Ma anche io non vedo l’ora di cominciare e sono in forma. Ho avuto un incidente terribile, è vero, però nelle due stagioni precedenti avevo giocato 77 partite. È un luogo comune che mi fermo spesso e non ho bisogno di rilanciarmi. La Nazionale è sempre un obiettivo, ma decide il ct. Peccato per l’Italia, perché i nostri club in Europa stanno ottenendo ottimi risultati. Io ora sono concentrato solo sul Napoli. Conte chiede agli esterni di variare molto il gioco e di entrare nel campo, come piace a me. Sono molto curioso di dividere la fascia con Kvaratskhelia”.