Lo spettro della B si materializza sempre più davanti al Lecce che contro il Como incassa la settima sconfitta in 8 giornate (0-3) e allunga a 10 la striscia di partite senza vittorie. I salentini restano per ora a +2 su Empoli e Venezia, che domenica si sfideranno nello scontro diretto al Castellani, ma il rischio, in caso di vittoria di una delle due, è che già tra 24 ore siano con entrambi i piedi in zona retrocessione. La squadra di Giampaolo continua a litigare con il gol: appena 5 nelle ultime 10 partite, un bottino certamente non sufficiente per poter sperare nella salvezza. Soprattutto visto il calendario che, nell’imminenza, prevede le sfide con Atalanta e Napoli. Il successo, di contro, premia l’intraprendenza del Como che si è giocato le sue carte a viso aperto arrivando a conquistare, dopo 73 anni, la terza vittoria di fila in A grazie, soprattutto, all’asse Nico Paz-Assane Diao, arrivati, rispettivamente, a quota 6 assist e 8 gol.
«La cronaca della partita»
Inizio con continui capovolgimenti di fronte
La partita è divertente fin dalle prime battute. Anche perché il Como fa gioco e il Lecce si rende pericoloso di rimessa. Lariani insidiosi già al 4’: Falcone toglie dall’incrocio un sinistro a giro di Nico Paz. La replica dei salentini è affidata a Krstovic che segna in contropiede (7’) ma in netta posizione di fuorigioco. Gli uomini di Fabregas insistono: al 13’ un sinistro in girata di Douvikas trova attento alla respinta Falcone. Il Lecce non si fa intimorire e al 17’ costringe Butez a volare per alzare in angolo un destro di controbalzo dal limite di Morente.
Il Como insiste, Diao gela il ‘Via del Mare’
Il Como ci prova ancora alla mezzora sugli sviluppi di un corner ma il sinistro di Perrone dal limite su corta respinta della difesa giallorossa sorvola di poco la traversa. Passano 2’ e un brivido ancora più lungo corre sulla schiena dei tifosi di casa quando Ikoné lancia in area Douvikas che supera Falcone ma il suo destro in diagonale sibila a fil di palo. Il brivido si trasforma il gelo al 33’ quando Diao, lanciato in contropiede da Nico Paz, insacca di sinistro. Il guardalinee segnala fuorigioco ma il Var lo corregge e convalida.
Goldaniga e Diao completano la festa lariana
La replica del Lecce è generosa quanto confusa. Per rivedere Butez all’opera bisogna attendere il 61’ quando il portiere francese deve distendersi in tuffo per deviare in angolo un destro a giro di Morente. Al 70’ la palla buona per pareggiare l’ha sui piedi N’dri, subentrato a Pierotti, ma il suo sinistro è alzato oltre la traversa da Butez. Il Como non si spaventa e all’84’ mette la vittoria in cassaforte con un perfetto colpo di testa di Goldaniga su punizione-cross di Da Cunha. Il Lecce crolla e al 93’ incassa anche lo 0-3, ancora dallo scatenato Diao, servito dal subentrato Strefezza. Un finale choc che ha acuito il malumore dei tifosi giallorossi che hanno alzato i decibel della loro protesta nei confronti del presidente Sticchi Damiani e il dg Corvino. Non il clima migliore per uscire da una situazione che si sta facendo sempre più complicata.
LECCE-COMO 0-3 (0-1)Lecce (4-2-3-1): Falcone 6.5; Danilo Veiga 6, Baschirotto 5.5, Gaspar 5, Gallo 5.5; Coulibaly 6 (1’st Berisha 6), Ramadani 6 (34’st Rebic sv); Pierotti 5 (9’st N’Dri 5.5), Helgason 5.5 (9’st Pierret 6), Morente 6 (23’st Banda 5.5); Krstovic 5. In panchina: Fruchtl, Guilbert, Rafia, Samooja, Karlsson, Sala, Kaba, Burnete, Tiago Gabriel. Allenatore: Giampaolo.Como (4-2-3-1): Butez 7; Vojvoda 6, Goldaniga 7, Kempf 6.5, Valle 6 (46’pt Moreno 6); Perrone 6.5 (37’st Engelhardt sv), Da Cunha 6.5; Ikoné 6 (23’st Strefezza 6.5), Paz 7 (37’st Caqueret sv), Diao 8; Douvikas 6.5 (37’st Gabrielloni sv). In panchina: Reina, Iovine, Fadera, Alli, Jack, Van Der Brempt, Smolcic, Azon, Braunoder, Cutrone. Allenatore: Fabregas.Arbitro: Sozza di Seregno.Reti: 33′ pt e 46′ st Diao, 39′ st Goldaniga.Ammoniti: Coulibaly, Valle, Krstovic, Ikoné, Goldaniga, Perrone, Berisha, Engelhardt.Angoli: 9-4.Recupero: 4′, 5′.