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Lecce-Juventus 1-1: Cambiaso illude, Rebic al 93’ beffa i bianconeri

La squadra di Thiago Motta non brilla, ma quando sembra aver risolto il rebus proposto da Giampaolo viene ripresa

Lecce — Nel pentolone c’è dentro tutto, la sfortuna delle assenze e la fortuna di un gol per caso, i due pali presi all’inizio e la mollezza subentrata dopo, il dazio da pagare all’inesperienza e un’insensata presunzione senza età che porta a concedere un contropiede letale dopo il 90’, ma soprattutto l’indefinibilità di una squadra che continua a non farsi capire, e a pareggiare. Il Lecce, con tutti i suoi limiti, ha giocato meglio e non avrebbe meritato di perdere così, per quella deviazione sbilenca di Gaspar sul tiro di Cambiaso: il gol definitivo di Rebic, il primo da quando Corvino lo ha riportato in Italia, i salentini se le sono ampiamente guadagnato.

«La cronaca della gara»

Inizio a tutta e due pali presi dalla Juve

Stavolta la Juventus aveva provato a dare una versione diversa di sé, magari anche perché le fragilità del Lecce incoraggiavano qualche atto di coraggio in più. Sta di fatto che per la prima volta si sono visti lanci lunghi e/o verticalizzazioni rapide al posto di quella fitta trama di passaggi con cui i bianconeri nascondono il pallone agli altri e la porta avversaria a loro stessi. C’è stato un quarto d’ora di grande ardimento, con un mezzo palo di Thuram dopo una fuga di Yildiz (più un tiro sbagliato che sfortunato, però) e uno tutto intero di Conceiçao con un sinistro a giro pregevole ma pretenzioso: sarebbe stato più opportuno servire Koopmeiners, che era solo in area. In verità l’olandese è stato solo spesso, anzi isolato, come se la squadra attorno non fosse la sua, ma col tempo si capirà che molti altri erano scollegati dal contesto.

Poi il Lecce prende le misure

I 15’ ardimentosi sono finiti presto e la Juve ha impiegato più di un’ora per fare il primo tiro in porta (un destro innocuo di Gatti, poi uscito perché Krstovic lo stava mandando al manicomio). Nel frattempo il Lecce in avvio di ripresa ne aveva fatti cinque in dieci minuti (due di Krstovic, due di Dorgu, uno di Morente), mettendo alla corde una squadra che, dopo il brillante coraggio dell’inizio, s’era andata a rifugiare nel solito tran tran, stavolta preoccupata del fatto che la difesa — anzi, la fase difensiva nella sua totalità — stava funzionando meno bene del solito, con la linea troppo alta e in difficoltà con il peggiore attacco della Serie A, sei gol appena fin qui. Eppure, la Juve ha patito anche quello, ma la conseguenza degli infortuni non è tanto l’abbassamento del livello della squadra (che rimane smisuratamente superiore a quello del Lecce) ma la difficoltà di smaltire fatiche, specie per giocatori non ancora abituati a giocare una partita dopo l’altra, a metà e alla fine della settimana.

Il caso aiuta Cambiaso, Rebic piazza la beffa al 93’

Non è bastato l’aiuto del caso, arrivato in una delle rarissime azioni d’attacco costruite nel secondo tempo e risolta con un’innocua conclusione di Cambiaso diventata letale per una deviazione non del tutto involontaria, ma anzi con una certa componente di dolo, di Gaspar. Nemmeno il bacio della fortuna è però servito a qualcosa: la Juve è stata incapace di tenere il controllo del gioco, ha replicato errori ingenui (è in momenti come questo che si vedono i limiti delle menti giovani) fino a quello che le è costata la vittoria: Cambiaso ha perso una palla sulla trequarti, il raffinato Dorgu ha lanciato sulla sinistra l’indomabile Krstovic, che ha puntato Locatelli e crossato basso per Rebic, il quale ha fulminato sullo scatto il povero Rouhi, ragazzo non all’altezza di questa categoria. È in quell’istante che le assenze hanno inciso sul risultato, ma è nei 92’ precedenti che la Juve si è adoperata per mettersi nelle condizioni affinché accadesse.

Lecce (4-2-3-1) Falcone 6 – Guilbert 5.5, Gaspar 5, Baschirotto 6, Gallo 6.5 (39’ st Pierotti sv) – Coulibaly 6, Ramadani 6 (30’ st Kaba sv) – Dorgu 6.5, Rafia 5.5 (36’ st Oudin sv), Morente 6 (30’ st Rebic 7) – Krstovic 7. All. Giampaolo 6.

Juventus (4-1-4-1) Perin 6.5 – Danilo 5.5, Gatti 5 (18’ st Rouhi 5), Kalulu 6, Cambiaso 6 – Locatelli 6.5 – Conceiçao 6.5 (39’ st Pugno sv), Koopmeiners 5, Thuram 5 (18’ st Fagioli 5), Yildiz 5.5 (30’ st Mbangula sv) – Weah 5.5. All. Thiago Motta 6.

Arbitro: Rapuano 6.Reti: 23’ st Cambiaso, 48’ st Rebic

Note: ammoniti Coulibaly, Cambiaso, Danilo, Fagioli, Koopmeiners. Spettatori 27.080, incasso 650.034,67.

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