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Liverpool campione d’Inghilterra per la ventesima volta: Slot ha già fatto dimenticare Klopp

Il 5-1 al Tottenham ha sancito la conquista del titolo con 4 giornate di anticipo e raggiunge nell’albo d’oro il Manchester United. Merito anche del tecnico olandese, che nei numeri e nella gestione ha superato il tedesco

LONDRA – Arnie Slot l’aveva promesso prima della partita: “Abbiamo la responsabilità di conquistare il titolo davanti al pubblico di casa, per poter finalmente festeggiare”. L’ultima volta che è successo, nel 2020, lo stadio era vuoto, a causa della pandemia del Covid, e non si era potuto celebrare come si deve. Il suo Liverpool mantiene l’impegno alla grande: battendo 5-1 il Tottenham all’Anfield (ma gli sarebbe bastato anche un pareggio) vince la Premier League con quattro giornate di anticipo e quindici punti di vantaggio sull’Arsenal, secondo in classifica. Sugli spalti esplode la festa ben prima del fischio finale: al termine tutto lo stadio canta “you’ll never walk alone”. La partita inizia con un gol degli ospiti, Solanke al 12’, ma i Reds ne fanno tre nei successivi venti minuti, Diaz al 16’, Mac Allister al 24’, Gakpo al 34’, poi altri due nella ripresa, Salah al 63’ e un’autorete di Udogie al ‘69’, chiudendo risolutamente il discorso con gli Spurs, ormai privi di motivazioni in campionato, la testa alle semifinali di Europa League, loro ultimo traguardo. Per il Liverpool è il ventesimo titolo: un primato storico, alla pari con il Manchester United.

«La classifica della Prmier League»

Arnie Slot campione d’Inghilterra alla prima stagione

A fare storia ci ha pensato anche l’allenatore olandese, che così entra a fare parte della ristretta élite dei tecnici capaci di vincere la Premier alla prima stagione. Ci erano riusciti soltanto Mourinho nel 2005, Ancellotti nel 2010 e Conte nel 2017, al Chelsea, Pellegrini al Manchester City nel 2014. “All’inizio del torneo, nessuno avrebbe creduto che saremmo stati in grado di un’impresa simile”, dice Slot. Ha ragione. Per quanto avesse primeggiato in Olanda alla guida del Feyenoord e contasse su una reputazione di mago della panchina, pochi si aspettavano che potesse ripetere al Liverpool gli exploit di Jurgen Klopp, il tedesco che in un decennio ha messo in bacheca, fra gli altri, un trofeo di Premier, uno di Champions, una Coppa d’Inghilterra e due Coppe di Lega. E non è soltanto questione di trofei: Klopp ha entusiasmato per il gioco, il carattere, il carisma, riportando la gloria e l’orgoglio a una squadra in declino da un quarto di secolo. “Era una specie di dio che non si è limitato a cambiare il club, ha cambiato l’atmosfera”: così lo ricorda l’ex-portiere Sander Westerveld.

Chiesa (impalpabile) unico rinforzo dal mercato

In più, dopo la partenza di Klopp, l’estate scorsa la società è stata avara di rafforzamenti, acquistando soltanto Federico Chiesa: che peraltro ha giocato pochissimo, un pugno di minuti in tre partite di campionato, dieci in tutto contando le apparizioni nelle coppe. “Non è abbastanza veloce per il livello del football inglese”, affermava Slot all’inizio, anche se poi ha visto qualche progresso nell’ex attaccante della Juventus e della Fiorentina. In base al regolamento inglese, per avere diritto alla medaglia che i vincitori si appendono al collo a fine torneo bisogna scendere in campo almeno cinque volte soltanto in Premier: resta da vedere se Chiesa giocherà abbastanza negli ultimi quattro match per guadagnarsela. E, sebbene abbia ancora tre anni di contratto, se accetterà di continuare a fare la riserva al Liverpool o cercherà di tornare in Italia.

Klopp addirittura migliorato

Ciononostante, Slot non solo non ha fatto rimpiangere Klopp, anzi, secondo la stampa nazionale ha perfino migliorato il Liverpool: difesa più solida, centrocampo meglio disposto, rendimento dei singoli cresciuto. Basti per tutti il caso di Mohamed Salah: il cannoniere egiziano è passato da 18 gol e 10 assist in 32 partite di Premier nell’ultima stagione allenato dal tedesco a 28 gol e 18 assist in 34 partite in quella attuale allenato da lui. Come ha fatto l’olandese a ottenere tutto questo? Con una marea di dati e una filosofia leggermente diversa. Nella prima seduta di allenamento, racconta la Bbc, ha mostrato ai giocatori le statistiche della stagione 2019-’20, in cui il Liverpool aveva vinto il campionato, confrontandole con le statistiche del rendimento nell’ultima, meno soddisfacente stagione di Klopp, in cui il Liverpool è arrivato terzo in campionato, vincendo soltanto la Coppa di Lega. Ha fatto notare che c’era stata meno velocità in contropiede, meno controllo a centro campo, meno precisione nei passaggi. Ha chiesto a tutti di lavorare di più, ma con una routine differente: con Klopp, ad esempio, la giornata cominciava tardi, con Slot comincia alle 9:30 del mattino, al campo di allenamento, dove si fa colazione tutti insieme.

La responsabilizzazione dei giocatori

Altri cambiamenti: con Klopp, la squadra dormiva in albergo la sera prima delle gare, con lui tutte le volte che è possibile ognuno dorme a casa propria. Coadiuvato dallo staff tecnico, l’olandese ha introdotto un esercizio di respirazioni da fare prima degli allenamenti e delle partite, chiamato “sveglia del corpo”, e un altro chiamato “periodizzazione”, scienza di ottimizzare il carico degli allenamenti. Infine, Slot non ha mai perso la calma, nemmeno dopo l’eliminazione ad opera del Psg in Champions League (definendola “la migliore partita che ho mai allenato”) o dopo la sconfitta contro il Newcastle nella finale di Coppa di Lega. Fiducia in sé stesso, rilassatezza e umiltà sono gli ingredienti che ha trasmesso alla squadra. Mescolando il tutto, ha vinto la Premier al primo colpo, riportando a Liverpool il titolo di campione d’Inghilterra, per la seconda volta dal 1990. Se l’olandese facesse il bis nella prossima stagione, ora nessuno si meraviglierebbe.

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