Londra – Uno dei marchi più importanti e degli sponsor più ricchi abbandona lo sport. Negli ultimi giorni Ineos, il conglomerato petrochimico di proprietà di James Ratcliffe, ha interotto o tagliato contatti con il Tottenham nella Premier League del calcio inglese, con gli All Blacks, la celebre nazionale di rugby della Nuova Zelanda, con i Grenadiers, squadra professionistica di ciclismo, con il team della Mercedes in Formula Uno e con la squadra velistica di Ben Ainslie nell’America’s Cup.
Centinaia di licenziamenti al Manchester United
In aggiunta a questa ritirata dalle sponsorship globali, Ratcliffe ha licenziato centinaia di dipendenti al Manchester United, il club di Premier del quale dodici mesi or sono aveva rilevato il 28 per cento promettendo di rivitalizzarlo. Nonostante l’arrivo di un nuovo allenatore dall’aurea reputazione, il portoghese Ruben Amorin, i risultati sul campo continuano a deludere e ci sono indiscrezioni su perdite di centinaia di milioni di sterline nel bilancio della società.
Il sogno di un nuovo stadio al posto di Old Trafford
È possibile che il passo indietro della Ineos come sponsor di altre squadre di calcio, come il Tottenham, e in settori che vanno dal rugby al ciclismo, dalla Formula Uno alla vela, si sia reso necessario per fare fronte al deficit nelle casse dello United. L’altra possibilità, secondo la stampa inglese, è che Ratcliffe voglia risparmiare in altri campi per concentrare gli sforzi sul progetto di costruire un nuovo stadio per i Diavoli Rossi di Manchester al posto del leggendario Old Trafford. La nuova arena, moderna, polifunzionale e dotata di 100 mila posti, costerebbe almeno 2 miliardi di sterline, pari a circa 2 miliardi e 300 milioni di euro. Ma una terza ipotesi è che il buco nelle finanze dello United sia tale da compromettere anche il piano per il nuovo stadio, cancellando pure questo o almeno rinviandolo.
I tanti interrogativi della ritirata
Un anno fa sir James Ratcliffe, uno degli imprenditori più facoltosi del Regno Unito, era sembrato il salvatore del Man United: un multimiliardario inglese innamorato del football e determinato a riportare il club alla gloria del tempo, sempre più lontano, in cui aveva in panchina il mitico Alex Ferguson. Ora, tuttavia, la ritirata della sua Ineos dallo sport mondiale suscita interrogative sul futuro della squadra di calcio e sull’impegno del co-proprietario.