MILANO — Marco Guida, originario di Pompei, ha scelto di non arbitrare il Napoli nonostante l’incompatibilità territoriale fra fischietti e squadre in campo non esista più. Una scelta personale, che l’Aia ha accettato, dovuta al fatto che “la mattina devo andare a prendere i miei figli e voglio stare tranquillo. Il calcio nella nostra città viene vissuto con molta emotività”, come ha spiegato lo scorso 8 aprile a Radio Crc, emittente partner del Calcio Napoli. In particolare, ha sottolineato Guida, “pensare di sbagliare ad assegnare un calcio di rigore e di non poter uscire due giorni di casa per svolgere le mie attività sportive non mi fa sentire sereno”.
La designazione come Avar per Inter-Lazio
La dichiarata mancanza di serenità non ha però impedito a Guida di accettare di fare da Assistente Var (Avar) nella gara fra Inter e Lazio di domenica sera, che sarà arbitrata dal suo collega Chiffi con Di Paolo come Var. Una gara che può essere decisiva nella lotta scudetto tra la squadra di Inzaghi e quella di Conte, capolista con un punto di vantaggio. Un cortocircuito nella scelta della squadra arbitrale che ha sollevato proteste e polemiche da parte dei tifosi nerazzurri, sui social network e nelle radio che parlano di sport. La domanda è: Guida, davanti al monitor, troverà quella serenità che non ha invece in campo, quando si trova a decidere dei destini sportivi del Napoli?