MILANO – “Il primo che si muove è gay”. A proporre la sfida è Speed, streamer da 20 milioni di follower su Instagram. Ad accettare il gioco, e restare immobile per tre minuti, è Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird Capital, il fondo di investimento proprietario del club.
La visita a Casa Milan e il filmato
Il video, che nelle intenzioni avrebbe voluto essere divertente, in rete sta ovviamente sollevando molte polemiche. Nel filmato si vedono Ibra e il giovane statunitense Darren Watkins Jr – divenuto famoso con il nickname “IshowSpeed”, da cui Speed – che chiacchierano in auto, dopo avere passato qualche ora insieme a Casa Milan. A un certo punto, in inglese, il ragazzo propone la sfida al manager 42enne, ex calciatore: “Il primo che si muove è gay”. Entrambi restano fermi per tre minuti, fino a quando Speed, divenuto famoso riprendendosi mentre giocava ai videogiochi, cede e si muove. A quel punto, Ibra dice: “Ho una mente a prova di proiettile”.
Le polemiche web e l’impegno del Milan
Sui social network sono centinaia i commenti che criticano il gioco che viene definito “infantile”, “fuori luogo” o semplicemente “stupido”. Nel mondo del calcio professionistico, l’omosessualità resta un tabù. E a oggi nel calcio maggiore il solo Jakub Jankto ha dichiarato la propria omosessualità. Fra i club più attivi nel promuovere la lotta a ogni discriminazione, fra cui quella nei confronti delle persone omosessuali, c’è proprio il Milan, che il 17 maggio scorso, nella giornata mondiale contro l’omotransfobia, tramite i propri canali ha ribadito il proprio impegno contrro ogni forma di discriminazione.