Parma – Claudio Lotito protagonista al Festival della serie A. Si siede in platea al Teatro Regio per ascoltare il designatore Rocchi con Collina, poi si incammina verso la Fan Zone in piazza Garibaldi, tra una partita a biliardino con Stefano Azzi, il Ceo di Dazn, e due calci al pallone nello stand della Kings League. Però ha voglia di parlare della Nazionale. Prima glissa (“Ho visto la partita di ieri con il telefonino, non compete a me esprimere giudizi”), poi si lascia andare: “Gravina e Spalletti? Non conosco le dinamiche interne, il risultato testimonia una qualità di gioco che non corrisponde ai fasti del passato. La storia esprimerà i giudizi, mancare un altro Mondiale sarebbe un dramma sportivo, anche per tutto l’indotto che ne consegue, per la credibilità del sistema”.
“Se la squadra va male il responsabile è il presidente”
Poi indica il suo colpevole, Gravina: “Colpe? Nel momento in cui naufraga un progetto crea un danno a tutto. Io sono il presidente della Lazio, se la squadra va male è colpa mia. Fatevi una domanda e datevi una risposta… Io mi pongo un interrogativo sul fatto che certi risultati si ripetano in modo sistematico, perché non si ripetano più”.
“Chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità”
La sua ricetta per fare meglio? La seguente: “Fa parte del mio personale modo di agire, legata alla valorizzazione del merito. Se il merito tradisce, in forma automatica uno dovrebbe assumere una posizione chiara nell’interesse collettivo se no resta lì a vita”.