La furia di Lotito si abbatte sulla stampa. Prima e dopo la presentazione di Marco Baroni in conferenza a Formello, il presidente della Lazio ha lanciato le sue accuse verso chi (i giornalisti presenti in sala), a suo dire, non ha raccontato fin qui la verità: “Facciamo il punto e fughiamo un po’ di situazioni che non corrispondono alla realtà. La Lazio non sta facendo nessun ridimensionamento, si sta solo riorganizzando”. Una formula per spiegare che agli addii dei big come Luis Alberto, Felipe Anderson (di cui è detto dispiaciuto, pur rispettandone la scelta di vita di tornare in Brasile), Kamada sono corrisposti tre nuovi innesti di altrettanto valore, secondo il suo punto di vista. “Voi badate solo ai costi dei giocatori, perché pensate che se un giocatore costa 100 allora è più forte di uno che costa 10”. A giudicare comunque sarà il campo, lo ha detto lo stesso Lotito; che poi ha spiegato come la scorsa stagione deludente sia dovuta non al valore dell’organico allestito, ma ad altri fattori. “Abbiamo perso con squadre meno attrezzate. Con 9 punti contro Lecce, Genoa e Salernitana, saremmo arrivati in Champions. Quindi il problema non è stato di potenzialità, ma di testa e di mancanza di armonia nello spogliatoio”.
“E’ mancata l’armonia, sbagliato non mandare via alcuni giocatori”
Problemi che, assicura il numero 1 del club biancoceleste, non si ripeteranno più. “L’errore della società – ha ammesso – è stato proprio non aver mandato via alcuni giocatori, volendoli invece trattenere per forza. In passato si parlava di bandiere e io forse sono stato tra i pochi a trattenere a lungo i giocatori. Oggi però il calcio vede un maggior attaccamento agli aspetti economici, che a quelli della maglia”. Il riferimento a Luis Alberto è palese, ma non è l’unico contro cui il presidente biancoceleste punta il dito contro l’agente: “L’agente di Kamada mi ha chiesto 2.5 milioni per il rinnovo di un solo anno, come facevo ad accettare? Io devo fare gli interessi della società, siamo pur sempre quotati in borsa”.
“Baroni scelto in base ai meriti”
E sulla scelta di Baroni: “È stato preso sulla base dei meriti della persona e dei valori, oltre che delle caratteristiche tecniche della rosa. Il valore va dimostrato in campo ogni giorni. Lo scorso anno questo è stato tralasciato e per questo si è venuto a creare qualche problema con gli allenatori, che sono andati via non per divergenze con la società. Ora vogliamo tornare ad avere una squadra propositiva, che faccia spettacolo, ma con giocatori che mostrino il loro impegno giorno per giorno in campo”.
“Greenwood sfumò per 20’, ma valutiamo anche profili che valgono 10 volte di più”
Un accenno Lotito lo ha fatto anche su Greenwood, tema caldo del calciomercato della Lazio in questo momento, senza però sbottonarsi sulla trattativa e sull’eventuale arrivo dell’ala inglese. Un retroscena però lo ha raccontato: “L’estate scorsa poteva arrivare, ma per 20 minuti di ritardo non siamo riusciti a chiudere la trattativa. È stato un problema di disallineamento tra le chiusure del mercato in Inghilterra e in Italia. In ogni caso, stiamo valutando anche tanti altri nomi, che per me valgono 10 volte tanto”.
Il Flaminio: “Realizzabile se c’è convergenza di idee”
La chiosa finale è stata sulla contestazione dei tifosi, in merito alla quale il presidente della Lazio è tornato ad attaccare i giornalisti: “Quello che hanno fatto i tifosi non è un problema che mi riguarda. È una cosa che nasce da considerazioni che vengono fuori dalla stampa. Io sono di mentalità liberale. Ognuno può fare quello che ritiene giusto. Io dico solo che la gente va valutata sui fatti e non su invenzioni. Delle finte messe, con le candele e gli auguri di morte sono contento, così mi allungano la vita”. Oggi intanto in Campidoglio sarà presentato il progetto del Flaminio al Sindaco Gualtieri: “Un percorso realizzabile se c’è convergenza di idee”, secondo Lotito, che confida nella buona valutazione del Comune di un progetto che mira a “rendere compatibile con le necessità di oggi una struttura che ha delle peculiarità architettoniche da tutelare”.