Seconda finale negli ultimi tre anni per il Manchester City di Pep Guardiola, che questa volta farà di tutto per riscattare il ko di due stagioni fa nell'ultimo atto contro il Chelsea. Adesso in quel di Istanbul l'avversaria è l'Inter di Simone Inzaghi e per il tecnico spagnolo non sarà affatto facile giocare contro una squadra italiana.
Ai microfoni di Sky Sport, intervistato da Alessandro Del Piero e Paolo Di Canio, Guardiola ha detto così: "Sembro calmo, ma le farfalle nello stomaco si muovono e poche ore prima della partita si muoveranno ancora di più. Ma non bisogna dimenticare che è una partita di calcio, dobbiamo fare quello che sappiamo, analizzare bene l'Inter e provare a vincere. Altro non si può fare. È solo una partita di calcio, anche se importantissima. Quello che mi dà tranquillità è pensare a questo".
Sugli avversari ha detto: "In questo tipo di partite non conta nulla della storia nella competizione, che l'Inter ha migliore della nostra. È tutto legato a come ti comporti nei 95 minuti. La mia preoccupazione è conoscere l'Inter il meglio possibile. Giocano bene con la palla, si legano bene agli attaccanti, si inseriscono in molti in mezzo, soprattutto Barella, fanno cambi di gioco e tante cose belle. Se vinco sarò felice, e noi saremo la migliore squadra in Europa, se perdiamo saremo la seconda, che comunque non è male".
In conferenza stampa ha poi proseguito sulla stessa linea: "Questa Champions non è un'ossessione, ma un sogno. Arrivare a determinati traguardi lo è. C'è sempre una certa percentuale di ossessione, è una cosa positiva avere un desiderio così forte. Ci concentriamo solo su quello che c'è da fare. Sarà un giorno da celebrare per tutti i tifosi. L'Inter è una squadra difficile da controllare".