Un caffè nero. Nerissimo. Lo serve in Spagna un calciatore che pensa che il sole (senza creme protettive) non faccia male e che mangia cibi preistorici. La storia è questa: Marcos Llorente, centrocampista dell’Atletico Madrid, uno dei pupilli di Diego Simeone, produce caffè con un amico ex calciatore, Ibai Gomez. L’hanno chiamato Irriverente pensando di essere trasgressivi e spiritosi: ma il logo è terribilmente simile al simbolo nazista delle SS, le Schutzstaffel. Capovolto, ma è quello.
Qualcosa di simile era successo ad Adidas, poco prima dell’inizio di Euro 2024: per un “errore” di design la maglia numero “44” della squadra tedesca richiamava lo stesso simbolo nazista. Quella maglia è stata subito ritirata, con le scuse dell’azienda. Llorente invece ha celebrato il marchio con orgoglio, mostrandolo sui social, senza accennare alla tetra somiglianza. Ha parlato di altro, del suo fisico, di alimentazione, di abbronzatura con un misto di teorie folli, false, pericolose. Categoria: mitomane-negazionista-esaltato. Foto al mare. Commento social: “Mettiti la protezione, altrimenti ti ustioni”. Risposta: “Se pensi che il sole faccia venire il cancro sei un ignorante”. Marcos non usa creme solari e per questo è stato criticato anche dal ministro della Salute. È un fanatico della dieta paleolitica, un regime alimentare condannato dalla maggior parte dei nutrizionisti: di fatto, a parte le patate, non ammette carboidrati. Infatti mangia proteine come pesce, carne e uova, mai riso, pane e pasta, salumi, formaggi.
Llorente e la sua azienda non hanno rilasciato dichiarazioni, non commentano, non negano. Dietro al marchio c’è anche la moglie, Paddy Noarbe. Poi, oltre a Ibai Gomez c’è un altro ex calciatore, Fernando Amorebieta ed Erika Choperena, moglie di Griezmann. Nella società anche un personal trainer, Endika Montiele e l’influencer che nega che il sole causi il cancro Carlos Stro. In un video che i soci hanno pubblicato parlano del marchio dal logo controverso definendolo “un progetto per gli amanti del caffè e per i più audaci, a cui non importa il rischio, né importa cosa pensa la gente di loro”. No grazie, il caffè ci rende nervosi.