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Massimo Mauro: “Juve, Khephren Thuram deve giocare sempre. Al Milan vedo ancora confusione”

La rubrica “Visti dall’ala”

Una giornata di campionato senza polemiche arbitrali. Meno male, finalmente si può parlare di calcio. La Juventus che ha battuto l’Inter mi suggerisce un paradosso. Parto da Thiago Motta, che durante la gara si è accorto che Savona a questi livelli almeno per ora va in difficoltà. E questo tanto per far capire che per lottare per scudetto e Champions ci vogliono giocatori di personalità: il giusto equilibrio tra vecchietti e giovani. La Juve è stata brava e non ha rubato niente, ma l’Inter ha sbagliato un’infinità di gol. Insomma, quella di Motta non è una squadra fatta, e se la considerazione viene fatta a febbraio inoltrato, significa che qualcosa non va.

Thuram fondamentale, non può entrare nelle rotazioni di Motta

Pensavo che Khephren Thuram fosse inamovibile: una grande squadra di solito 5/6 punti fermi li ha. E Thuram non c’è dubbio che tecnicamente e fisicamente sia di quel livello: con l’Inter è stato titolare, però in tante altre gare non ha giocato. Se ci sono problemi fisici non lo so, ma uno così non puoi inserirlo nella rotazione. Il rilancio della Juve deve partire da lui, Kolo Muani, Koopmeiners. E anche da Di Gregorio, bravissimo e decisivo con l’Inter. È ora di definire un asse portante, anche perché in campionato c’è il quarto posto da conquistare e c’è la gara di Champions con il Psv. Con gli olandesi c’è il dovere di passare il turno: impresa ampiamente alla portata, anche perché uscire a questo punto della competizione sarebbe una tragedia sportiva.

L’Inter deve fare mea culpa

L’Inter dal canto suo deve fare mea culpa. Lautaro deve prendersela con la sua mira sbagliata e con quella dei compagni. Una valanga di gol sbagliati che complica le cose per la squadra di Inzaghi, che comunque nonostante questi passi falsi se la può ancora giocare. Tra l’altro la sconfitta con la Juve è arrivata dopo una settimana senza partita infrasettimanale, cosa che conferma quanto ho sempre affermato. Giocare una gara di alto livello è l’allenamento migliore, anche se è chiaro che devi essere un giocatore con gli attributi, abituato a sopportare stress mentale e critiche. Perché è bene ricordare che il professionismo fa male all’uomo…

Atalanta a sprazzi, Milan ancora in confusione

Ha perso una buona occasione l’Atalanta: squadra meravigliosa che però, come abbiamo sempre detto, va troppo a sprazzi. Una scusante, e non da poco, è l’alto numero di infortuni nei ruoli chiave. Tornando ai cantieri aperti, eccomi al Milan. Vedo ancora tanta confusione, in campo e anche in panchina: Conceiçao ha ottenuto qualcosa in più di Fonseca, ma più o meno siamo lì. Il problema è che faccio fatica a vedere margini sicuri di miglioramento. È una squadra che vive su grandi individualità che possono fare gol a tutti e al tempo stesso uscire dalla gara in qualsiasi momento. Battere il Feyenoord con due gol di scarto non sarà per nulla facile, ma penso che i rossoneri ce la faranno.

Il Napoli è una garanzia. E che spettacolo il gol di Soulé

Chiudo con due elogi. Il primo è per il Napoli: una garanzia, uno spettacolo. Il secondo è per Soulé che ha portato la Roma alla vittoria a Parma con uno stupendo calcio di punizione. L’argentino ha visto premiata la propria temerarietà: il tiro è stato straordinario in quanto forte e senza che la palla si sia abbassata minimamente.

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