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Massimo Mauro: “Vlahovic resta un problema della Juve, Yildiz ha talento ma non classe”

Il punto sul campionato di serie A dopo l’ultima giornata nella rubrica ‘Visti dall’Ala’

La Juve che ha pareggiato con la Roma ha dimostrato che con Tudor si muove in campo certamente meglio di quanto facesse con Motta. Giocatori che vanno senza palla e difensori che partecipano di più alla manovra. Ma non sono tutte rose e fiori. In attacco per esempio l’unica soluzione al momento è il dribbling di Yildiz. Se è in serata bene, caso contrario le occasioni arrivano con il contagocce. E poi Vlahovic non ne becca una. E torniamo al vecchio problema. Io Vlahovic l’ho sempre difeso e ritengo sia giusto farlo giocare e non sostituirlo. Solo che, o lui non riesce a mettersi nelle condizioni di ricevere palla, oppure i compagni non gliela sanno dare. Per me: 60% colpa sua, 40% colpa della squadra. Il serbo non fa niente di ciò che dovrebbe fare un attaccante, è troppo brutto per essere vero.

Yildiz, tanto talento ma poca classe

Tornando a Yildiz, il turco ha talento ma non ha classe. Il talento è una questione di istinto, ma è la classe che ti aiuta a diventare un giocatore di riferimento in una squadra. Il problema è che lui non pensa, mi sembra ancora troppo estemporaneo per una squadra come la Juve. La Roma dal canto suo è stata pragmatica, ha capito che rischiava di non poter andare oltre il pari e non ha rischiato più di tanto. Soulé ci ha provato, ma pure lì la questione è simile a quella di Yildiz… Buoni segnali invece da Dovbyk, molto bravo nel far salire sempre la squadra.

Bologna-Napoli uno spettacolo

Non mi è piaciuta Atalana-Lazio. La squadra di Baroni ha controllato cercando il contropiede della vittoria, quella di Gasperini ha creato un sola grande occasione in 90’: una partita che giudicherei mediocre. Tutto il contrario di Bologna-Napoli, che invece è stata un vero spettacolo. Il Napoli tatticamente e tecnicamente è stato notevole nel primo tempo, poi nella ripresa il Bologna ha fatto vedere che la sua classifica non è certo frutto del caso. Comunque la squadra di Conte è totalmente dentro la lotta scudetto, che si giocherà con l’Inter fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.

Critiche a Inzaghi ingiuste, lui preserva Bastoni

A proposito dell’Inter, il Parma a tratti stupendo che gli ha imposto il pari, fa capire come in questo campionato giocare con le piccole sia un rischio per tutti. Ho sentito parecchie critiche a Inzaghi perché gli è capitato qualche volta di sostituire Bastoni. Tutte sbagliate secondo me, Inzaghi toglie di tanto in tanto il giocatore (tra l’altro la sostituzione a Parma è stata obbligata per un problema fisico) proprio perché ne conosce la straordinaria importanza e cerca di dargli un po’ di respiro per paura di perderlo. Il tecnico ha capito di non poter stravincere lo scudetto e cerca di giocarsela gestendo al meglio le risorse. Ricordiamoci che ad aprile è ancora in corsa su tre fronti, e anche se non dovesse vincerà nulla, la stagione sarà comunque grandissima. Va giudicato il percorso, e se si perdesse non sarebbe un fallimento. E’ una regola per buoni sportivi e buoni cittadini: lo sport è bello perché vince uno e gli altri che partecipano non sono dei pirla.

Leao sembra un rapper più che un giocatore

Chiudo con il Milan, incredibile ma spiegabile. Se vuoi giocare con Leao, Reijnders e Fofana non puoi avere equilibrio. Non puoi sperare che Leao impari a correre come si deve quando non ha la palla, perché in quei frangenti più che un giocatore sembra un rapper. Pulisic idem, mai presente quando la palla ce l’hanno gli altri. Alla fine quello che si sta comportando meglio è Abraham. Nel complesso la qualità dei giocatori è buonissima, ma il problema è tattico. Su uno dei gol della Fiorentina, Musah ha perso palla e ha fatto da capro espiatorio. Ma dopo l’episodio, l’azione è durata mezzo minuto. E’ strutturale: non c’è nessuno che si sacrifica quando la palla ce l’hanno gli altri, e infatti prendono gol da tutti. L’eccezione che conferma la regola è quando giocano con l’Inter; in quei casi in un modo o nell’altro riescono a essere compatti.

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