AMBURGO – Un’entrata a gamba tesa, non da attaccante ma da difensore, in questo caso delle minoranze. Kylian Mbappé torna a esporsi politicamente. lo fa alla viglia del match contro il Portogallo che determinerà una semifinalista di Euro 2024. Una frase sul voto in Francia da sapore forte: “Credo che più che mai si debba andare a votare, è veramente un’urgenza. Non possiamo lasciare il nostro Paese nelle mani di quelli là. I risultati sono stati catastrofici: spero che la gente si mobiliti e voti dalla parte giusta”. ”. Quelli là sono gli esponenti del Rassemblement National di Marine Le Pen, l’estrema destra, e nel caso non si fosse capito da che parte sta Mbappé lo chiarisce ulteriormente con un sorriso eloquente, quando un giornalista gli pone un’altra domanda, non di argomento calcistico, lui non riesce a individuare da quale parte della sala conferenze dello stadio amburghese provenga la voce e l’interlocutore gli dice: “Qui, a sinistra: non credo che tu guarderesti dall’altra parte”. Risata, sorriso e si va avanti con gli altri temi, che tuttavia passano forzatamente in secondo piano, rispetto all’inizio col botto.
Mbappé vs CR7: chi perde va a casa
Normalmente Francia-Portogallo, oltre a essere la rivincita della finale europea persa a Parigi nel 2016 dai Bleus con un gol del carneade Eder, sarebbe stata soprattutto la sfida tra Kylian Mbappé e Cristiano Ronaldo: il fuoriclasse all’apice contro quello al tramonto, il funambolo ormai vicino alla presentazione da star al Real Madrid, ma oggi sofferente e in maschera per la frattura al naso, contro l’influencer planetario emigrato per denaro in Arabia Saudita, che non ha paura di tirare un calcio di rigore (e di sbagliarlo, e di piangere). La sfida, tecnicamente, è tra due campioni che non hanno ancora lasciato il segno in questo Europeo, se non per le vicende collaterali al campo, come la maschera di Mbappé e il rigore che CR7 si è fatto parare dal portiere sloveno Oblak. Uno dei due andrà a casa e non avrà più la possibilità di riscattarsi.
Mbappé: “Ronaldo resterà una leggenda del calcio”
L’altro, invece, potrebbe arrivare al titolo europeo. Il dubbio che aleggia, alimentato dal fatto che più tardi in conferenza stampa col ct Roberto Martinez parlerà Bernardo Silva e non Cristiano Ronaldo, è l’eventuale assenza del pluri-Pallone d’oro dai titolari del Portogallo. Mbappé nemmeno si pone la questione: dà per scontato che uno degli idoli della sua adolescenza sia un avversario da affrontare faccia a faccia, sul prato: “Tutti sanno l’ammirazione che ho per Cristiano: ho avuto la possibilità di conoscerlo, mi ha dato anche dei consigli. Sarà un onore giocare contro di lui, per tutto quello che ha fatto nel calcio. Non importa che cosa ha fatto prima o che cosa succederà dopo: lui rimarrà una leggenda del calcio”. Per affiancare Kylian in attacco, Kolo Mauni è favorito su Thuram.
Mbappé: “Io al Real per scrivere la storia”
L’imminente approdo di Mbappé al Real Madrid rende inevitabile l’idea di una sorta di passaggio del testimone, perché Cristiano Ronaldo è stato un protagonista della storia del Real: un accostamento che non piace al nuovo madridista: “Spero di avere una bella storia al Real. Ma non andrò lì per continuare a scrivere a Madrid la storia di Cristiano Ronaldo”. Quanto a questa partita, avverte il numero 10 della Francia, concentrarsi su un solo calciatore del Portogallo, per illustre che sia, è un errore: “Ce ne sono tanti altri, sono dei campioni: Leao, Bernardo Silva, tutti sono pericolosi, Trascurare qualcuno non va bene. Se trascuri qualcuno, poi la paghi. E Pepe, a 41 anni, è unico”.
Mbappé: “Alla maschera dico grazie”
Per Kylian sarà ancora una partita in maschera, quella che indossa dopo la frattura al naso e che gli dà fastidio: non ne ha ancora trovato la migliore versione e lo ha detto apertamente. Ma non lo usa come un alibi: “La maschera è una fortuna per me. Devo dirle grazie: senza, non potrei giocare. Ma se mi chiedono la mia opinione su come mi sento, quando la porto, lo spiego. L’importante è che io possa giocare”. In assenza dello squalificato Rabiot, cambierà un po’ il gioco della Francia, che del resto è già cambiato, da quando non c’è più Pogba: “Si può giocare meno in profondità perché forse vengono meno le caratteristiche dei centrocampisti. Però, se ci saranno spazi, mi ci butterò volentieri”.
Mbappé: “Basta criticare Griezmann”
La chiusura è un appello a favore di un compagno che è anche un amico e un simbolo della squadra: Griezmann, al centro delle critiche per le sue recenti partite: “Le critiche ad Antoine sono ingiuste: peccato che lui venga messo sulla graticola, ha dato sempre tutto per la Francia. Gli piace essere amato, glielo si legge in volto”. Sono parole da capitano. Mbappé sa di dovere entrare davvero in scena all’Europeo. Il duello col Portogallo è la migliore occasione per farlo.