Questo sito contribuisce alla audience di
 

Mbappé, crisi e solitudine. La stampa francese: “Ha bisogno di aiuto psicologico”

Il fuoriclasse non brilla in campo e non si è integrato con i compagni, in particolare con Bellingham. E Le Parisien invoca lo psicologo: “Le sue espressioni, il suo silenzio, il linguaggio del corpo non lasciano spazio a dubbi”

Attorcigliato su se stesso, sequestrato da un’infelicità appiccicosa, scivolato nel territorio finora sconosciuto della crisi; Kylian Mbappé è ancora nella sala d’attesa di un viaggio che si illudeva di aver cominciato. La cronaca di queste ultime ore ce lo restituisce attonito e incredulo dopo il rigore sbagliato in Champions ad Anfield, prima e dopo zavorrato da una fatica nuova in ogni gesto e – soprattutto – indifferente alle pubbliche scuse che i suoi compagni – sottoponendosi al desolante ma rituale teatrino della riunione post-sconfitta sotto la curva – hanno invece manifestato, nei confronti dei tifosi del Madrid testimoni della figuraccia (2-0) rimediata dai Blancos a Liverpool mercoledì sera.

Le Parisien: “Ha bisogno di aiuto psicologico”

E’ il periodo peggiore da quando gli è stato definito il contorno della superstar megagalattica, portatore sano di cifre da fuochi d’artificio: 150 milioni quelli sborsati dal club spagnolo per ingaggiarlo, 15 quelli garantiti a lui per cinque anni più 100 di bonus, a buon rendere. E se i tifosi giocano al tiro al bersaglio, sui social il commento più carino è “Non sembra nemmeno un calciatore”, Jorge Valdano, il Gran Mogol della Casa Bianca, è stato carezzevole nei suoi confronti – “Di tutti i problemi che ha il Real Madrid, quello di Kylian Mbappé è il minore” e anche un monumento recente come Christian Bale lo esenta dalla ghigliottina mediatica: “Per Mbappé è solo questione di tempo”. Va più in profondità invece Le Parisien. Per il quotidiano francese il giocatorie ha bisogno di aiuto psicologico: Le sue espressioni, il suo silenzio, il linguaggio del corpo non lasciano spazio a dubbi”

Anche il ct francese Deschamps lo ignora

Ma va da sé che il rendimento di Mbappè è stato finora (molto) al di sotto delle aspettative e che la sua stella non ha mai veramente brillato, come invece era lecito attendersi dopo il gran rullare di tamburi che ne ha accompagnato l’arrivo a Madrid. 18 partite ufficiali, 9 gol (1 solo in Champions), una difficoltà evidente nel trovare la posizione in campo, lui che ama partire largo sulla sinistra per poi accentrarsI (però ad Anfield, complice l’assenza di Vinicius, ha giocato proprio sulla sua mattonella). Anche Ancelotti, per la verità, pur riconoscendone le difficoltà – “E’ un periodo nero per tutti, anche per lui” – sta provando a proteggerlo. Qualcosa si è rotto pure nel rapporto con la nazionale. Il C.T. Deschamps da quasi tre mesi sta facendo a meno del suo calciatore più forte. Non l’ha convocato per quattro partite di fila, tra incomprensioni, equivoci, e casi diplomatici che hanno riguardato l’alternarsi tra impegni di club e di nazionale. Il 6° posto nella classifica del Pallone d’Oro – che ha tenuto conto dell’opaco Europeo – certifica un 2024 da dimenticare. In più grava sul nostro anche l’accusa di stupro, dopo una vacanza-lampo a Stoccolma.

Ignorato dai compagni

La verità è abbastanza evidente: nel trasloco da Parigi a Madrid, Mbappè-Peter Pan si è fatto uomo, ma nel farlo è diventato egli stesso isola. Sembra lontano da tutto, dai compagni (Bellingham lo ha ignorato negli spogliatoi) e dalla squadra, dalla città, persino dall’idea bella che aveva di se stesso. Contro il Liverpool ha perso quindici (15!) palloni nel tentativo di un dribbling o di un duello aereo. E quando nei siti di calcio e sulla versione online dei tabloid inglesi il video più visto è quello del giovane nordirlandese Bradley che con un tackle d’altri tempi gli ruba il tempo e gli sradica il pallone dai piedi, allora significa che qualcosa non torna. Non l’ha solo fermato, il buon Bradley, ma ha rigato la sua reputazione. E nel calcio la reputazione è tutto. Guardarsi allo specchio, non riconoscersi più: il Giovane Favoloso all’abbrivio dei 26 anni – li fa il 20 dicembre – sembra invecchiato di colpo.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Amorim non vede Zirkzee: la Juventus può ancora sperare nel prestito?

Ven Nov 29 , 2024
Amorim non vede Zirkzee: la Juventus può ancora sperare nel prestito?

Da leggere

P