Ancora una volta da esubero a risorsa. Weston McKennie ha aggiunto un altro capitolo alla sua a tratti tormentata avventura in bianconero: è stato ufficializzato oggi il rinnovo di contratto che legherà il centrocampista statunitense alla Juventus fino al 30 giugno 2026 alle stesse cifre percepite fino a oggi (2,5 milioni di euro netti a stagione). Una notizia che era nell’aria, dopo il reintegro avvenuto la scorsa settimana: un cambio di direzione che ha radici tecniche, vista la versatilità dell’ex Schalke e la rosa ancora in divenire, ma che proprio nel recente rinnovo ha una delle principali motivazioni. Dopo la frattura di quest’estate, quando l’affare Douglas Luiz rischiò di saltare per le richieste dello stesso McKennie, indirizzato all’Aston Villa, lo statunitense venne messo sul mercato. Fino a oggi, il nuovo punto di partenza della sua vita a Torino.
McKennie e la Juve, rapporto di alti e bassi
Durante la sua permanenza in bianconero, iniziata nella stagione 2020/21 con Pirlo in panchina, il rapporto tra lo statunitense e la Juventus non è mai stato lineare. Dopo un’ottima annata d’esordio, con 34 presenze, 5 gol e 2 assist, l’anno successivo il suo utilizzo con Allegri in panchina è diminuito, fino a finire ai margini l’anno dopo, rapporto sfociato poi nel prestito al Leeds United. Rientrato a Torino la scorsa stagione, sembrava sul punto di lasciare il bianconero a titolo definitivo. I problemi sul mercato convinsero Allegri a dargli un’opportunità: fu la svolta. Da quel momento McKennie si ritagliò uno spazio importante prima da mezzala, quindi da laterale mettendo in mostra grande versatilità e soprattutto lavorando sull’alimentazione e sulla condizione atletica, sulla tecnica e sulla tattica.
McKennie e il no all’Aston Villa
In primavera la Juventus, visto il rendimento decisamente al di sopra delle aspettative, gli propose il rinnovo, ma le richieste sue e del suo entourage bloccarono la trattativa. Iniziò un periodo di gelo e McKennie venne messo sul mercato: il biglietto di partenza sembrava già intestato allo statunitense in estate, quando Aston Villa e Juventus l’avevano inserito nell’affare che avrebbe portato di lì a poco Douglas Luiz in bianconero. Le richieste dell’americano, però, costrinsero la Juve a rinunciare a Barrenechea e Iling-Junior, inseriti nell’affare al suo posto: di conseguenza venne messo fuori rosa. Fino alla pace di Ferragosto quando, sceso a più miti consigli e con lo spauracchio di una stagione ai margini della rosa, aprì al rinnovo. Di lì a poco è stato reintegrato e nonostante la sua condizione atletica ancora in divenire rispetto ai compagni, presto potrà tornare utile a Thiago Motta sia da esterno che da mezzala. Una nuova svolta nella sua carriera, in cui la costanza non è mai stata il punto forte ma che ha sempre avuto la forza di rivitalizzare e di far ripartire.