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Mercato viola, doppio colpo: Richardson e De Gea (già arrivato a Firenze)

Primi selfie con i tifosi per il portiere ex Manchester United: il centrocampista consigliato da Amrabat

Non si scherza più. Tra otto giorni inizia la stagione e la Fiorentina ha accelerato sapendo di dover consegnare a Palladino un bel po’ di facce nuove per l’annata che verrà. E così ieri ha sostanzialmente chiuso per il portiere ed il primo dei centrocampisti. In attesa di sistemare (non manca molto) in maniera definitiva la batteria dei trequartisti. Un grande nome da riportare ai suoi livelli ed un giovane già in rampa di lancio, questo il mix che ieri ha messo sul tavolo la Fiorentina. Partendo dalla porta i dirigenti viola alla fine hanno scelto David De Gea: niente di nuovo da raccontare sulla storia di un estremo difensore capace di collezionare 545 presenze con il Manchester United dopo l’inizio di carriera all’Atletico Madrid e 45 apparizioni nella Nazionale spagnola. Tra tre mesi compirà 34 anni ed a preoccupare qualcuno semmai è l’anno di inattività dopo aver chiuso la gloriosa parentesi con lo United nel giugno del 2023. Non la Fiorentina però ed il suo allenatore, convinti anzi intrigati dal poter mettere fra i pali (ed anche fuori considerato il gioco richiesto in fase di prima impostazione al portiere) un giocatore di quel calibro. Contratto di un anno con opzione (a favore della società) per quello successivo. De Gea ha spinto con grande entusiasmo ad accettare la proposta viola, rifiutando le altre ipotesi, ed è arrivato venerdì mattina a Firenze. Adesso fra i numeri uno qualcuno deve partire. I viola preferirebbero fosse Christensen, ma Terracciano ha più mercato e può finire al Monza. E qualora uno dei giovani desse garanzie per fare il secondo non è esclusa del tutto la doppia cessione.

A centrocampo salvo sorprese al momento non preventivabili, ecco Amir Richardson (’02). Circa dieci milioni di esborso cash per un ragazzo figlio d’arte dal punto di vista dello sport considerando che suo padre ha giocato a lungo a basket nella Nba prima di esibirsi anche in Italia tra Bologna, Forlì e Livorno: talento e animo inquieto (fu radiato per uso di sostanze stupefacenti dalla Nba). Amir è un mancino dalle caratteristiche particolari, altissimo (oltre i 190 centimetri), ma anche tranquillamente a suo agio con il pallone fra i piedi. Mancino, abile nelle due fasi, pronto (sperano i dirigenti viola) ad esplodere definitivamente. Ieri dalle parti del Viola Park hanno assistito con grande attenzione alla gara giocata tra il Marocco e l’Egitto allo Stade de la Beaujoire di Nantes: si giocava per la medaglia di bronzo alle Olimpiadi e la Nazionale scelta da Amir, il Marocco appunto (in precedenza ha giocato nella Nazionale giovanile francese ed avrebbe persino potuto scegliere quella americana), ha dominato il match. Ora, da fresco medagliato, è pronto ad arrivare a Firenze e mettersi il prima possibile agli ordini di Palladino. Lo scorso anno ha giocato 28 partite segnando tre reti. Curioso l’intreccio con Amrabat che ha consigliato il viola al calciatore facendo la stessa cosa con il club. Insomma “lo manda Amrabat”. Anche se l’ex Verona nella Fiorentina non ci vuol più giocare, i rapporti tra le parti sono comunque ottimi ed il futuro lo vede o al Fenerbahce di Mourinho attratto dallo stipendio “monstre” (oltre 4,5 milioni annui) o di nuovo allo United.

Con l’opzione turca che resta in pole. Nel frattempo occhio alla trattativa dell’estate. La Juventus continua il pressing su Nico Gonzalez ed ormai pare disposta ad accontentare le richieste viola sulla parte cash a meno che in qualche moda riesca ad entrare nella trattativa Weston McKennie, il cui ingaggio resta al momento un rompicapo non districabile. Con la Juve si è parlato anche di Arthur, ma i viola vorrebbero soprattutto contante da reinvestire. Ovviamente la Fiorentina libererà l’argentino solo quando avrà la firma di Gudmundsson e soprattutto quella del Genoa. Certo pensare ad un finale diverso rispetto a questo intreccio delineato sembra difficile, ma senza sostituto (Gudmundsson appunto) Nico non parte.

C’è anche il calcio giocato. Il Puskas Academy ha vinto fuori casa contro l’ Ararat-Armenia (0-1): chi passa affronta la Fiorentina nel Play Off di Conference (22-29 agosto).

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