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Messi e Cristiano Ronaldo intramontabili. L’argentino al Mondiale per club, ma il portoghese lo sfida nel 2026

Il presidente della Fifa Infantino annuncia che il nuovo torneo intercontinentale a 32 squadre del 2025 negli Usa sarà inaugurato all’Hard Rock Stadium dal fuoriclasse dell’Inter Miami. Che il rivale di sempre chiama all’estremo duello: il record dei 6 Mondiali con le loro Nazionali, quando avranno rispettivamente 41 e 39 anni

Che la Fifa non abbia dubbi sulla regolare disputa del nuovo Mondiale per club a 32 squadre (Inter e Juventus incluse) in programma negli Usa dal 15 giugno al 13 luglio 2025 – nonostante il reclamo per il calendario intasato, appena presentato alla Commissione Ue dai sindacati calciatori europei e dalle leghe contro l’organo di governo del calcio mondiale – lo si è capito perfettamente dalle due ultime mosse di Gianni Infantino. Anche se, tra la foto del presidente Fifa sui social in ammiccante compagnia di David Aganzo (presidente dei calciatori spagnoli ed ex presidente della Fifpro) e l’annuncio che al Mondiale per club ci sarà anche l’Inter Miami di Leo Messi, fa certamente più eco la seconda notizia. Perché vale più di un’ipoteca la presenza nel torneo del fuoriclasse argentino, per giunta nella partita inaugurale all’Hard Rock Stadium di Miami. Con un altro duello all’orizzonte: al Mondiale 2026 contro Cristiano Ronaldo, nella saga infinita degli intramontabili.

L’America aspetta l’ultimo duello

Sommata ai 7 miliardi di euro del fatturato, al miliardo già raccolto in sponsorizzazioni e ai potenziali 50 milioni di introiti per la vincitrice, l’illustre partecipazione di Messi significa che l’allestimento del Mondiale per club prosegue in pompa magna. E che il grande numero 10 ne diventa il testimonial principale, mentre il suo storico rivale Cristiano Ronaldo potrà assistervi solo da spettatore, vista la mancata qualificazione del club saudita in cui gioca, l’Al Nassr ora allenato da Stefano Pioli. L’estremo duello fra il trentasettenne numero 10 dell’Albiceleste campione del mondo in carica e il trentanovenne numero 7 del Portogallo è dunque rinviato al 2026, sempre in America, dove Usa, Messico e Canada ospiteranno il Mondiale classico, pure questo allargato (48 le Nazionali in campo).

Per Messi due triplette in 4 giorni

L’evento del doppio Mondiale è un grande spot per la Fifa: non a caso Infantino in persona ha inaugurato l’ufficio aperto ad hoc a Miami. Ma lo spot migliore è stato il suddetto annuncio sulla partecipazione di Messi e dell’Inter Miami, trentunesimo club qualificato per il torneo dell’estate 2025. Manca soltanto la vincitrice della Copa Libertadores, la Champions del Sudamerica. Ma intanto il presidente della Fifa ha scelto un palcoscenico a effetto. Dopo avere rivelato che un posto sarebbe stato assegnato al Paese ospitante, appunto gli Usa, ha indicato come criterio la conquista del Supporter’s Shield, una sorta di Supercoppa della Mls, la Lega statunitense. Poi Infantino ha assistito al Chase Stadium al 6-2 dell’Inter Miami, dominatore della regular season col corredo del record dei 74 punti, sul New England Revolution. Messi ha segnato una tripletta, quattro giorni dopo quella rifilata con l’Argentina alla Bolivia nelle qualificazioni al Mondiale 2026.

Cristiano Ronaldo rinnova la sfida

Migliore promozione del prodotto in America, per la Fifa, non poteva esserci. Anche il messicano Ochoa punta al sesto Mondiale Lo stato di grazia tecnico e atletico di Messi (23 gol fatti e 12 provocati nelle 21 presenze collezionate da inizio stagione con Inter Miami e Argentina, dopo la Copa America vinta in luglio) sembra fugare i dubbi, da lui stesso seminati l’estate scorsa, sulla sua partecipazione al Mondiale con l’Albiceleste. Sarebbe il suo sesto, un altro record: obiettivo alla portata sia dell’immancabile Cristiano Ronaldo sia del portiere messicano Guillermo Ochoa, 39 anni, ex Salernitana. Ovviamente il duello principale è tra i due campioni che hanno monopolizzato il Pallone d’Oro dal 2008 al 2023 (8 volte premiato Messi, 5 Cristiano Ronaldo), con le sole eccezioni di Modric nel 2018 e Benzema nel 2022.

Non vinceranno più il Pallone d’oro

Quest’anno il titolo di migliore calciatore al mondo non andrà a nessuno dei due, impegnati ormai in campionati periferici. Però la celebre coppia non accetta il pensionamento e si prepara all’ultima sfida del 2026, che potrebbe concretizzarsi anche nel primato delle presenze al Mondiale. Oggi Messi capeggia la graduatoria a quota 26, ma Cristiano Ronaldo, a 22, non è lontanissimo. La storia racconta di un’ossessione reciproca: hanno passato la carriera a inseguirsi l’un l’altro e l’ultima tappa del duello forse deve ancora arrivare. Le premesse sono note. Se Aguirre, ct del Messico, non mette nemmeno in discussione la convocazione di Ochoa, e Martinez, ct del Portogallo, dà praticamente per scontata quella di Cristiano Ronaldo, Scaloni è in apprensione per la decisione di Messi, che prima dell’estate era dubbioso.

I contratti da nababbi scadono nel 2025

Ma la sua tripletta con la Bolivia, lo stato fisico, le motivazioni forti, il fatto che si senta molto a suo agio in questa Argentina che continua a vincere e a divertirsi e, non ultimo, le pressioni degli sponsor (lui gioca in America e il Mondiale sarà in America) sembrano spingerlo verso il 2026. Messi e Cristiano Ronaldo, dopo essersi inseguiti nella gara a chi vinceva più Palloni d’oro, hanno continuato a stimolarsi reciprocamente, nel numero dei gol (in partite ufficiali il conteggio dice 925-876 per il portoghese) e perfino nello scegliere di andare fuori dall’Europa per il crepuscolo della carriera. Il 30 dicembre 2022, pochi giorni dopo il trionfo di Messi in Qatar con l’Argentina, Cristiano Ronaldo ha firmato con l’Al Nassr, scegliendo di trasferirsi a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, dove non ha smesso di cercare il gol (67 fatti, 18 provocati). Il 15 luglio 2023 il rivale ha optato per gli Usa, trasferendosi a Miami. Il computo ufficioso dei guadagni è di 263 milioni l’anno per Cristiano d’Arabia contro 125,6 per Leo in Florida. I loro contratti scadono rispettivamente nel giugno e nel dicembre 2025. All’epoca del Mondiale americano l’uno avrà 41 anni e l’altro 39. I tifosi esteti di ogni parte del mondo sperano nella proroga. Lo sperano anche gli sponsor. E naturalmente la Fifa.

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