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Milan, Albertini: “Tonali? Non esiste più la parola bandiera”

La riflessione dell’ex rossonero sulla cessione del centrocampista al Newcastle per 80 milioni di euro

Demetrio Albertini ha parlato alla Gazzetta dello Sport per quanto riguarda l'addio di Sandro Tonali al Milan, trasferitosi al Newcastle United per na ifra pari a 70 milioni di euro più bonus: " L'addio di Tonali più che effetto mi fa pensare ad una riflessione. Il nostro campionato è diventato una vetrina per i giovani talenti, lo dice la legge del mercato. Comincerei dall’eliminare il termine “bandiera” dal nostro vocabolario… Con l’addio di Tonali il Milan ha perso un grande giocatore, su questo non ci piove. È vero anche, però, che 70 milioni sono tantissimi: il prezzo reale di un giocatore lo fa chi ha la disponibilità economica e un club come il Milan di oggi si trova davanti a due strade, o prendi altri giocatori da 60-70 milioni da affiancare a Tonali oppure lo vendi per reinvestire e creare altro valore. I rossoneri hanno scelto la seconda opzione ".

Giusto cederlo e virare su Loftus-Cheek? " Oltre al valore tecnico, Tonali garantiva lo spirito di appartenenza che in una grande squadra fa la differenza. Tuttavia si può vincere anche rinunciandovi, quello che conta è creare sentimento: guardate il Napoli dell’anno scorso. Ha venduto giocatori simbolo, legatissimi all’ambiente come Insigne, Koulibaly e Mertens ma ha vinto lo scudetto dopo 33 anni grazie a grandi intuizioni e allo spirito creato da Spalletti. Loftus-Cheek? Parliamo di un centrocampista fisicamente imponente e abituato ai ritmi altissimi della Premier. Se saprà inserirsi velocemente, per Pioli è un’ottima soluzione ".

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