Non è ancora ufficiale, ma quasi. Milan-Como si giocherà a Perth, nell’Optus stadium. La Uefa ha detto sì: la partita della 24a giornata di serie A si giocherà in Australia. A meno di clamorosi colpi di scena dalla Fifa, che dovrà autorizzare, ma che da tempo ha lasciato intendere di essere favorevole.
Milan-Como a Perth, la Uefa dice sì
Il vero scoglio era la Uefa. E infatti, il paradosso di questo via libera, è che nasce come se fosse un no: “La Uefa conferma la sua opposizione alle partite di campionato nazionali disputate all’estero”, dice per prima cosa il comunicato ufficiale. per poi spiegare che, però, “due richieste sono state approvate in via eccezionale a causa delle lacune normative a livello globale”. In pratica, per colpa delle norme Fifa – questo sostiene la Uefa – Milan-Como e Villarreal-Barcellona, sono autorizzate a traslocare all’estero, portando per la prima volta nella storia due partite delle maggiori leghe europee a giocarsi non solo fuori dai confini nazionali, ma addirittura in un altro continente.
Le ragioni della Uefa
La Uefa ha spiegato che la discussione era entrata nel vivo dopo l’esecutivo del mese scorso a Tirana e che le consultazioni successive avevano “confermato la diffusa mancanza di sostegno, già sollevata da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee, in merito al concetto di partite di campionato nazionali trasferite all’estero”. ma come in molte storie c’è un ma: “Dato che il quadro normativo Fifa, attualmente in fase di revisione, non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo Uefa ha preso a malincuore la decisione di approvare, in via eccezionale, le due richieste a lui sottoposte. La Uefa contribuirà attivamente al lavoro in corso condotto dalla FIFA per garantire che le future regole rispettino l’integrità delle competizioni nazionali e lo stretto legame tra club, tifosi e comunità locali”.
Le motivazioni e il tavolo di riforma
Ora la palla passerà al tavolo della Fifa. Con lui la Uefa – ma l’Italia avrà parte attiva – dovrà sedersi per scrivere la nuova regolamentazione in materia. Sarà costituito un gruppo di lavoro all’interno della Fifa per integrare “le lacune del regolamento” evidenziate dalla Uefa ma anche analizzare richieste e necessità dei club, ma sempre tenendo in considerazione i principi cardine dell’organizzazione e mantenendo un ruolo di supervisore sulle decisioni delle singole federazioni.
Ceferin: “Caso deplorevole, ma non è un precedente”
Il presidente Uefa Aleksander Ceferin ha spiegato le ragioni della scelta: “Le partite di campionato dovrebbero essere giocate in casa; qualsiasi altra decisione priverebbe i tifosi più fedeli e introdurrebbe potenzialmente elementi distorsivi nelle competizioni. La nostra consultazione ha confermato l’ampiezza di queste preoccupazioni. Vorrei ringraziare le 55 federazioni nazionali per il loro impegno costruttivo e responsabile su una questione così delicata”. Il numero uno della Uefa ha aggiunto: “Sebbene sia deplorevole dover rinunciare a queste due partite, questa decisione è eccezionale e non deve essere considerata un precedente. Il nostro impegno è chiaro: proteggere l’integrità dei campionati nazionali e garantire che il calcio rimanga ancorato al suo ambiente di casa”.