La Figc ha dato parere positivo alla possibilità di far giocare Milan-Como del prossimo febbraio (nel weekend del 7-8) a Perth, in Australia. La procedura organizzativa per delocalizzare la partita prevede ora ulteriori passaggi: serve ora il via libera di Uefa, Fifa, della federazione australiana e di quella asiatica. Le autorizzazioni più ostiche da ottenere sembrano essere quelle di Fifa e Uefa, ma le sensazioni sono positive.
Perché non si può giocare a San Siro
Il Milan, non impegnato nelle coppe europee (come il Como), per una parte del mese di febbraio non potrà giocare a San Siro, occupato dai Giochi invernali di Milano-Cortina. Il governo dell’Australia occidentale ha già ospitato il Diavolo nell’amichevole che si è giocata il 31 maggio 2024 con la Roma, evento che verrà replicato per i rossoneri il 31 luglio, quando sfideranno all’Optus Stadium di Perth il Perth Glory come ultima tappa della tournée estiva tra Asia e Australia (le prime due partite saranno il 23 luglio a Singapore contro l’Arsenal e il 26 a Hong Kong con il Liverpool).
La proposta della Lega e il criterio dell’eccezionalità
Giocare una gara di campionato all’estero è un evento finora mai successo. Stavolta, però, c’è il criterio dell’eccezionalità che potrebbe agevolare l’approvazione di Uefa e Fifa. A margine dell’ultima assemblea di Lega serie A il presidente, Ezio Simonelli, aveva spiegato: “Stiamo provando a portare avanti questa ipotesi perché San Siro sarà chiuso per le Olimpiadi, non capita tutti gli anni ed era impossibile trovare un’altra quadra. C’è questa necessità, vorremmo trasformarla in un’opportunità per far conoscere il campionato italiano all’estero. È un processo lungo e complesso, devo dire che a oggi non abbiamo ricevuto segnali negativi. Ci stiamo provando, non è sicuro che vada a buon fine ma penso di sì”.