Chissà cosa proverà quando entrerà in campo e si guarderà attorno. Maignan è legato a Udine da un ricordo brutto, soffocante: le offese razziste che gli hanno rivolto un anno fa alcuni tifosi che si trovavano nella curva Nord friulana. Lui per protesta aveva abbandonato la porta (salvo rientrare tra i pali per non lasciare soli i compagni), gli autori sono poi stati identificati: tre uomini e una donna, nei cui confronti il questore di Udine ha emesso un Daspo di cinque anni.
Lo striscione contro Maignan a Udine
Quindici mesi dopo Mike torna con il Milan nella casa dell’Udinese. Senza paura, ma consapevole che ad attenderlo ci sarà un ambiente ostile. Due giorni fa su un cavalcavia vicino al Bluenergy Stadium è comparso uno striscione offensivo (subito rimosso), che riportava la scritta «Maignan uomo di m…», firmato «N.G.U.», gruppo ultrà storico dei friulani. Poi il tifo organizzato bianconero, in una nota, ha specificato di voler dimostrare il proprio dissenso «in maniera civile, senza cadere in atteggiamenti discriminatori». Mike è all’apparenza sereno, la società in questi giorni gli è stata vicino. «Se ci saranno episodi da segnalare, ci penseranno le autorità competenti», ha detto Conceiçao, esprimendo l’auspicio del club.
Maignan, rinnovo congelato
C’è un po’ di tensione, anche nei discorsi con il Milan sul suo futuro, perché il rinnovo (fino al 2029) è congelato da tempo. Un’intesa di massima era stata trovata, poi il Diavolo ha stoppato i dialoghi: qualche prestazione negativa, i dubbi che crescono. Chi gli è vicino, racconta di un Maignan nervoso per la situazione al punto che, se le cose non dovessero sbloccarsi rapidamente, potrebbe decidere di arrivare a scadenza (giugno 2026) per poi scegliere da solo la sua prossima casa. Il danno economico per il Milan sarebbe ingente. A gestire la patata bollente sarà il direttore sportivo che si aggiudicherà il casting (D’Amico resta in pole su Tare). Non sarà Paratici, sedotto e abbandonato dal Diavolo: «Non ho mai influenzato la loro trattativa. Se fosse andata in porto sarei stato contento», ha detto ieri il presidente dell’Inter Marotta, in risposta alle voci su una sua influenza sulla retromarcia milanista.
A udine out Gimenez
Contro l’Udinese stasera non ci sarà l’acciaccato Gimenez: spazio ad Abraham («Con le due punte non saremmo equilibrati», ha detto Conceiçao), mentre Walker sarà sostituito da Terracciano o Jimenez. Ieri, all’evento del Foglio a San Siro, il presidente Scaroni ha parlato di stagione «non del tutto negativa» per la Supercoppa. Teoria difficile da supportare: un successo in Coppa Italia e una chiusura dignitosa in campionato aiuterebbero.